Nuovo microinfusore per il diabete di tipo 1: debutto all’Ospedale di Legnano
All’Ospedale di Legnano, capofila dell’Asst Ovest Milanese, debutta in Italia un nuovo modello avanzato di microinfusore per il trattamento del diabete di tipo 1. Questo dispositivo innovativo è stato applicato su una giovane paziente. Si tratta, come spiegato da Antonino Mazzone, direttore del Dipartimento di Area medica dell’Asst, di “una patch pump monolitica con inserzione automatizzata, senza catetere, capace di erogare insulina in modo continuo comunicando con un sensore per la rilevazione glicemica”.
Mazzone ha sottolineato i benefici del nuovo dispositivo: “Oltre a consentire di regolare in modo automatico l’erogazione dell’insulina, si presenta piccolo e discreto, permettendo di vivere al meglio la quotidianità, migliorando il benessere psico-fisico e la qualità di vita delle persone con diabete”.
Dall’estero all’Italia: la patch pump approda a Legnano
Dopo il successo negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania, dove è stata utilizzata da oltre 100.000 persone con diabete mellito, la patch pump è ora disponibile anche in Italia. Questo traguardo è stato raggiunto grazie al lavoro dell’Uos di Diabetologia dell’Ospedale di Legnano, parte del Dipartimento Medico dell’Asst Ovest Milanese. Sotto la guida di Mazzone, il centro si è concentrato sull’impiego di tecnologie avanzate per il trattamento del diabete tipo 1, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Secondo il team dell’Asst, l’ambulatorio di Diabetologia di Legnano ha implementato, negli ultimi anni, circa un centinaio di microinfusori di insulina di vari modelli. Questi sistemi sono progettati per erogare insulina nel sottocute in modo continuo e integrano sensori glicemici per il monitoraggio costante dei livelli di zucchero nel sangue, avvicinandosi sempre più alla concezione del “pancreas artificiale”.
Personalizzazione e innovazione: il futuro del trattamento del diabete
L’introduzione di dispositivi come la patch pump rappresenta un passo importante verso la personalizzazione della terapia per il diabete. La tecnologia avanzata non solo migliora il controllo glicemico, ma facilita l’accettazione della malattia da parte dei pazienti, grazie alla portabilità e alla capacità di adattarsi alle esigenze individuali. “Quello posizionato sulla giovane ragazza è un ulteriore avanzamento nello sviluppo di tecnologie avanzate che determinano una migliore qualità di vita dei pazienti”, ha dichiarato Mazzone.
L’Asst Ovest Milanese gestisce regolarmente oltre 600 pazienti con diabete di tipo 1, 2 e gestazionale, di cui circa 130 utilizzano microinfusori. I dati evidenziano come l’adozione di strumenti tecnologici stia trasformando la gestione del diabete, offrendo significativi vantaggi sia in termini clinici che economici.
Il diabete: una sfida in crescita
Il diabete è una condizione cronica complessa che coinvolge oltre 4 milioni di persone in Italia, con circa 700.000 pazienti solo in Lombardia. Questa patologia, in continua crescita, richiede soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita e ridurre i costi di gestione.
Le innovazioni tecnologiche hanno aperto nuove prospettive non solo per il trattamento del diabete di tipo 1, ma anche per quello di tipo 2. L’Asst Ovest Milanese, da anni, si impegna nello sviluppo di progetti di medicina digitale, implementando strumenti avanzati per la gestione della malattia. Questi sforzi dimostrano come la tecnologia possa rivoluzionare il modo di affrontare il diabete, offrendo ai pazienti una maggiore autonomia e un controllo più efficace della patologia.