Guida per i donatori
Non è un segreto: la medicina e tutte le sue declinazioni – così come tutte le scienze in senso lato – sono in continuo aggiornamento. In questo scenario, l’evoluzione della medicina trasfusionale e l’esigenza di sicurezza per donatori e malati hanno finito per determinare l’emanazione di nuove norme con cui regolamentare le donazioni di sangue, plasma e piastrine. A partire dal gennaio del 2016 l’adozione di queste leggi ha permesso all’Italia di allinearsi all’Europa anche su questo fronte.
Tra le componenti del sangue che risulta possibile donare – secondo quanto riportato dall’Istituto Superiore di Sanità – troviamo:
- Sangue intero: viene utilizzato quasi esclusivamente per la produzione degli emocomponenti (come globuli rossi, plasma e buffy coat, un contenuto ricco di piastrine e globuli bianchi) usati singolarmente per la terapia trasfusionale.
- Plasma (plasmaferesi): viene trattenuto solo il plasma, mentre i globuli rossi e i globuli bianchi vengono reinfusi al donatore. Il recupero del volume ematico donato è molto rapido.
- Piastrine (piastrinoaferesi): presenta un procedimento è simile a quello della plasmaferesi, dal momento che – una volta separate le piastrine – il plasma, i globuli rossi e i globuli bianchi vengono reinfusi al donatore.
- Donazioni multicomponente: in questo caso, nel processo di aferesi viene raccolto più di un emocomponente, sempre entro volumi complessivi di assoluta sicurezza per la salute del donatore.
Non esiste alcun rischio di contrarre infezioni donando sangue dal momento che il materiale impiegato per la donazione (sangue intero o plasma) è sempre sterile e monouso.
Prima della donazione: visita e questionario
Tutti i donatori – la prima volta come in quelle successive – devono compilare un questionario e sottoporsi a un colloquio e a una visita medica preventivi, a tutela della salute dello stesso donatore e dei pazienti riceventi (come determinato all’interno del Decreto Ministeriale 2 novembre 2015, art.5).
Le domande presenti nel questionario sono state strutturate ad hoc per valutare lo stato di salute, lo stile di vita, i farmaci assunti e i viaggi effettuati nel periodo di tempo trascorso tra la donazione del momento in cui viene compilato e quella precedente. Nel caso di nuovi donatori, invece, le domande servono per valutare lo stato anamnestico dell’individuo.
Sulla base delle risposte fornite, il medico deciderà se il donatore potrà donare in tutta sicurezza per sé e per i pazienti che dovranno ricevere la donazione.
I criteri per la selezione del donatore di sangue e di emocomponenti sono adottati uniformemente e senza modifiche su tutto il territorio nazionale, al fine di omogeneizzare le procedure di selezione del donatore. Non esistono categorie di persone escluse dalla donazione, ma nella selezione del donatore sono valutati i comportamenti individuali che possono risultare a rischio.
Diventare donatori: cosa fare, come farlo e perché
La donazione di sangue rappresenta un gesto fondamentale per contribuire alla salute della collettività. Affinché questo avvenga in sicurezza, bisogna tener presenti alcune semplici norme di comportamento, studiate per regolamentare i procedimenti ed evitare inutili rischi per la salute ed eventuali sprechi.
- Può donare ogni individuo in buona salute di età compresa fra i 18 ed i 65 anni. A discrezione del medico, può essere consentita la donazione a persone di età superiore ai 65 anni (ma comunque entro il 70° anno di età), così come l’ammissione eccezionale alla prima donazione di una persona di età superiore ai 60 anni.
- Il peso del donatore non deve essere inferiore ai 50 kg.
- Al donatore devono essere riscontrati buoni parametri di pressione arteriosa, pressione massima (sistolica) fino a 180 mmhg, pressione minima (diastolica) fino a 100 mmhg e polso arterioso ritmico compreso tra 50 e 100 battiti al minuto.
- Il livello minimo di emoglobina per donare sangue intero verificato alla digitopuntura è 12,5 g/dl nelle donne e 13,5 g/dl negli uomini, mentre la ferritina deve rientrare nei limiti di riferimento.
Il giorno precedente la donazione è bene evitare sforzi fisici intensi e pasti abbondanti. Si sconsiglia la donazione in caso di particolare stanchezza, mentre è consigliabile bere acqua a sufficienza per potersi presentare idratati alla donazione e fare una colazione leggera: non è infatti necessario presentarsi a digiuno.
I donatori di sangue e di emocomponenti con rapporto di lavoro dipendente hanno diritto ad astenersi dal servizio per l’intera giornata in cui effettuano la donazione, conservando la normale retribuzione.
Plasmaferesi: cos’è e come funziona
La plasmaferesi è la donazione di solo plasma con restituzione al donatore delle altre componenti del sangue. Generalmente tale pratica viene eseguita mediante il cosiddetto separatore cellulare, un’apparecchiatura filtrante che trattiene la componente ematica di cui si ha necessità restituendo, contemporaneamente, i restanti elementi.
La donazione di plasma dura circa 30-45 minuti. Anche in questo caso, al fine di consentire le donazioni in sicurezza, vanno rispettati determinati diktat.
- Può donare plasma ogni individuo in buona salute di età compresa tra i 18 e i 60 anni.
- Il peso del donatore non deve essere inferiore ai 50 kg.
- Può donare anche chi ha valori di emoglobina non sufficienti per la donazione tradizionale e chi è portatore di anemia mediterranea, purché sia in buona salute e abbia buoni accessi venosi.
- La legge impone un limite massimo di 730 ml di plasma prelevato per ogni seduta.
- L’intervallo di tempo minimo consentito tra due donazioni di plasma (o tra una di plasma e una di sangue intero) è di 14 giorni. Tra una donazione di sangue intero e una di plasma deve invece trascorrere almeno un mese.
Altre tipologie di donazione: la piastrinoaferesi
Durante la donazione di piastrine, avviene il prelievo di una piccola parte del sangue (circa 250 cc alla volta) tramite un ago. Successivamente questa viene separata attraverso un’apposita apparecchiatura, in grado di raccogliere le piastrine e rimettere in circolo in modo sicuro le restanti componenti del sangue.
Per potersi sottoporre a una piastrinoaferesi è necessario:
- Non aver avuto gravidanze.
- Non aver ricevuto trasfusioni.
- Avere una conta piastrinica di almeno 200milioni di piastrine/microlitro.
- Non aver assunto aspirina e/o antiinfiammatori nei 7 giorni precedenti la donazione
La donazione di piastrine può essere effettuata fino a un massimo di 6 volte all’anno. Tra una donazione di sangue intero e una di piastrine deve trascorrere almeno un mese, mentre tra una di plasma o piastrine e una di piastrine è sufficiente un intervallo di 14 giorni.