Articolo a cura del Dott. Matteo Perelli, Farmacista Naturopata
I benefici dei funghi medicinali
Che ne dite di una bella mangiata di funghi? In pochi si sottrarrebbero ad una proposta del genere, magari in un bel ristorante specializzato.
Fritti, crudi, trifolati si possono mangiare in tutti i modi. I loro corpi fruttiferi sono a forma di ombrello o dai bordi ondulati quasi danzanti.
In occidente siamo abituati a considerare i funghi come qualcosa di mangereccio o, al contrario, velenoso. Per questo motivo, quando propongo ai miei pazienti di integrare i funghi medicinali nella terapia, storcono spesso il naso, domandandomi: “Ma dottore, non mi faranno mica male?”.
È importante quindi sottolineare che le qualità terapeutiche dei funghi sono sempre più evidenti e supportate da studi e ricerche.
Saprofiti e parassiti di piante e alberi, questi meravigliosi organismi viventi trasformano la morte in vita. Come? Assorbendo minerali, vitamine, elementi vitali dai loro ospiti attraverso una fitta rete sotterranea per poi comparire nascosti, mimetizzati tra i colori del bosco.
Le proprietà benefiche dei funghi medicinali
Per questo difficile compito di decomposizione di materiali duri e morenti, i funghi sviluppano potenti sostanze che oggi la medicina naturale utilizza attraverso estratti e polveri per integrare terapie mediche su differenti patologie. È importante sottolineare che l’utilizzo di funghi medicinali per qualsiasi patologia si intende sempre a supporto e mai come sostituzione di terapie di medicina tradizionale indicate da uno specialista.
Gli ambiti d’azione sono prevalentemente le affezioni metaboliche e immunitarie, comprese le allergie, le patologie autoimmuni e le malattie degenerative.
Un piatto di riso fornisce zuccheri energetici e proteine strutturali, ma se condito con funghi o spezie determina anche uno stimolo al sistema immunologico. Un recente studio americano ha confermato questo importante ruolo terapeutico. L’impiego dei funghi a questo fine nasce da osservazioni fatte in relazione al loro utilizzo alimentare.
Il comune Coprinus dei nostri prati accumula nella sua struttura il Vanadio, che è un prezioso elemento antidiabetico.
Il fungo Reishi viene chiamato in estremo oriente, per le sue straordinarie proprietà terapeutiche a livello cardiopolmonare ed immunologico, “il fungo dell’immortalità” e recenti studi scientifici hanno confermato la sua efficacia contro l’artrite reumatoide e le patologie allergiche, sempre ad integrazione e mai a sostituzione di terapie mediche.
Il caso brasiliano
Una popolazione del sud del Brasile venne studiata perché immune dalle più comuni malattie degenerative. Le ricerche dimostrarono che non si trattava di un fattore genetico, ma ambientale.
Tutte queste persone solevano consumare un fungo che cresceva sulle colline circostanti, il Cagomelo du Sol, scientificamente l’Agaricus Blazei Murril, oggi diventato uno dei più importanti e rinomati funghi medicinali, ricchissimo di particolari betaglucani ad effetto immunostimolante.
Fonti: “Guarire con i funghi medicinali”, Ivo Bianchi, Ed. Editoriale Programma, 2016