Vedi Siena e poi? Ci vuoi tornare
Siena è così affascinante e amata anche perchè è rimasta intatta come nel Medioevo ed è una specie di viaggio nel tempo, la ricerca di un’epoca d’oro che apparteneva a molte altre piccole e grandi città italiane e che non ritornerà più. Siena è una delle città più amate e visitate della Toscana, un luogo ricco di storia e di arte, ma anche di forti tradizioni, legate principalmente alle contrade ed al celebre Palio di Siena. Situata nel centro della Toscana, saranno i vicoli stretti, sarà il famoso colore rossiccio dei palazzi, sarà l’inconfondibile Piazza del Campo, o tutte queste cose assieme, poco importa: Siena è unica, come del resto lo sono i suoi abitanti, la cui identità cittadina viene dopo quella della contrada d’origine. A un profilo così locale, così tipicamente senese, fa da contraltare un turismo tipicamente internazionale.
Cosa vedere a Siena?
- Piazza del Campo. Il primo passaggio deve essere fatto in Piazza del Campo a Siena, considerata da tutti una delle più belle piazze del mondo. Ha una caratteristica forma di conchiglia a 9 spicchi, particolare che si può ammirare solo dall’alto della Torre del Mangia. Dal 1300 è il centro della vita di Siena ed ha svolto la funzione di mercato e luogo di raccolta dei senesi durante momenti politici importanti, feste e giostre. Sia Piazza del Campo che il Palazzo Pubblico non appartengono ad alcuna delle 17 contrade in cui è diviso il territorio. Piazza del Campo è patrimonio di tutta la città e dal 1995 dell’Umanità (Unesco). E’ il luogo dove ogni anno, il 2 luglio e il 16 agosto, si svolge il seguitissimo Palio. Trovarsi in città a ridosso di uno dei due eventi è senza dubbio un’esperienza da fare per cogliere a pieno quell’atmosfera unica. Nella parte alta della Piazza c’è la Fonte Gaia, la più bella delle fonti d’acqua senesi. Quella che si ammira oggi in Piazza del Campo è una copia della fonte che Jacopo della Quercia scolpì tra il 1409 e il 1419.
- Il Palazzo Pubblico di Siena. Il Palazzo Pubblico di Siena è il luogo per eccellenza del potere politico di Siena. Infatti, dal Governo dei Nove (che nel 1300 rese Siena bella come la vediamo) fino ad oggi, tutti i governanti di Siena hanno risieduto qui. a distanza di secoli continua a ospitare l’ufficio del Sindaco e alcuni uffici comunali. Dagli anni ’30 del secolo scorso larga parte è adibita a Museo Civico cittadino ed è visitabile con un unico biglietto in abbinamento alla Torre del Mangia. La bellezza di questo edificio si percepiva già durante la sua costruzione, a tal punto da spingere il Governo cittadino ad emettere un editto che obbligava i proprietari delle case di Piazza del Campo a costruire in coerenza stilistica con il Palazzo Pubblico ma non più belli e grandi.
- La Torre del Mangia. Sono i quattrocento scalini da fare per arrivare sulla sommità della torre e gli 88 metri in altezza che permettono di ammirare lo splendido panorama di Siena. Un po’ faticoso ma ne vale assolutamente la pena, a meno che non soffriate di vertigini. Perchè si chiama così? Il “Mangia”, infatti, era il campanaro incaricato di battere le ore: si chiamava Giovanni di Balduccio e il soprannome era dovuto alla faciltà con cui sperperava i propri guadagni nelle osterie cittadine. La leggenda racconta che durante la sua costruzione, ai piedi della torre siano state seppellite monete portafortuna e che ad ogni angolo ci siano pietre con scritte latine ed ebraiche, così da allontanare fulmini e tempeste.
- Il Duomo. Nonostante si arrivi in questo punto solitamente dopo aver visto il Palazzo Pubblico e Piazza del Campo, il Duomo lascia a bocca aperta per la sua bellezza e per la perfezione con cui bianco e nero si accavallano nella facciata. Dalla cupola, alle volte e gli archi della navata centrale, passando per il pavimento intarsiato fino alla meravigliosa Libreria Piccolomini non c’è metro quadro di questa chiesa che non racconti la grandeur di Siena. Oltre alla Cattedrale, del complesso del Duomo fanno parte anche la Cripta, il Battistero e il Museo dell’Opera.
Cosa mangiare a Siena?
Quella senese è una cucina di terra, saldamente ancorata alle radici contadine del territorio. Le colline intorno alla città regalano da secoli olio, vino, carne e verdure. Grazie alla sapienza contadina coltivata nei secoli, questi ingredienti si trasformano in una cucina autenticamente popolare, poco intaccata dalla modernità. Con il cinghiale (in particolare la Cinta Senese) e la lepre si preparano crostini, pappardelle e carne alla brace. Salumi e i formaggi, senza dimenticare il tartufo e le tradizionali zuppe invernali, patrimonio della cucina regionale: la ribollita è quella che più di tutte aiuta a superare il freddo. Sempre presenti i grandi vini di Siena e della provincia: il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Montepulciano e la Vernaccia di San Gimignano. C’è poi il vastissimo capitolo dedicato ai dolci: su tutti cantucci e panforte.