Le spese sanitarie in Italia, ecco cosa accade:
In Italia, la spesa sanitaria pubblica rappresenta solo il 6,2% del PIL, prodotto interno lordo, una percentuale inferiore rispetto alla media OCSE, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, e tra le più basse del G7. Questo dato riflette anni di sottofinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), con investimenti insufficienti a colmare il divario con altri paesi. In Germania vengono investiti 7.253 dollari pro capite, invece l’Italia ne spende appena 3.574.
L’accesso ai servizi sanitari è limitato anche da liste d’attesa lunghe e costi crescenti per prestazioni private. Nel Sud Italia, l’incidenza di spese sanitarie insostenibili colpisce il 4,7% delle famiglie, il doppio rispetto al Nord, evidenziando un significativo divario regionale. Tra le famiglie a basso reddito, circa il 14%, è costretto a fare scelte drastiche per pagare le cure mediche.
Prospettive future in ambito sanità
Gli esperti del settore sanitario mettono in evidenza l’urgenza di un’inversione di rotta per garantire un Sistema Sanitario Nazionale più efficiente e sostenibile, in grado di far fronte alle sfide future. Il progressivo invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche richiedono un sistema che sappia rispondere a bisogni sanitari sempre più complessi. Tra le principali proposte emerge l’idea di aumentare il budget destinato alla sanità, che risulta essere insufficiente per fronteggiare l’aumento della domanda di servizi, permettendo di sostenere l’espansione delle infrastrutture sanitarie, il potenziamento delle risorse umane e la valorizzazione della ricerca medica.
Probabilmente le liste d’attesa rappresentano una delle problematiche più gravi del sistema sanitario, è necessario evitare disagi per i pazienti, migliorando la qualità delle cure e i metodi di prenotazione.
Tutelare la salute dei cittadini è diritto fondamentale ed essenziale sancito dalla Costituzione italiana e dalle normative europee. Bisogna superare le risorse pubbliche sempre più limitate, impegnandosi a sostenere un sistema sanitario pubblico che garantisca a tutti i cittadini l’accesso alle cure necessarie.


