sabato, Febbraio 15, 2025
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Smart Walking: camminare… Lavorando!

Grazie allo smart-working coniugare vita privata, passioni e lavoro è possibile. La tecnologia e la connettività sono strumenti che offrono la possibilità di vivere una quotidianità, fatta di equilibrio, responsabilità, piacere senza per forza “mollare tutto”.

È possibile integrare il lavoro con la passione di una vita? È la sfida di Smart Walking, un progetto di Davide Fiz (commerciale freelance, classe 1976), viaggiatore dal 1998 e smart worker da oltre 11 anni.

Da marzo a ottobre 2022 Davide percorrerà 20 cammini per altrettante regioni italiane, dividendo le sue giornate tra trekking, lavoro e un’intensa attività di scrittura volta a raccontare il territorio italiano. Il suo intento è quello di raccontare uno stile di vita diverso, con cui riuscire a bilanciare tempo, relazioni e attività fisica con il lavoro.

Nonostante le evidenti criticità della rete di comunicazione e l’annosa diffidenza da parte dei manager nei confronti lavoro agile, Davide Fiz può dirsi ad oggi tra i precursori italiani di uno smart-working improntato sulla progettualità e sul raggiungimento dei risultati, lasciando al lavoratore l’organizzazione del suo spazio e tempo.

Smart Walking nel concreto: di cosa si tratta

Ben diverso dal più diffuso remote working o tele-lavoro che vede i ritmi, orari e parametri di valutazione identici a quelli del lavoro presso la sede dell’attività, lo Smart Walking permette di uscire dalla frenesia del mondo moderno, immergendosi lentamente in un mondo in cui una maggiore consapevolezza nell’organizzazione del tempo permette di averne più a disposizione per sé e le proprie passioni.

Lo Smart Walking, ovvero lavorare a tappe

Lo Smart Walking è una fusione “work/life balance”, concreta e sempre più riconosciuta come elemento essenziale da raggiungere sia a livello individuale che collettivo.
Per Davide Fiz «la mattina si cammina, il pomeriggio si lavora», così che la settimana lavorativa diventa una vera e propria settimana di cammino.

Come nasce lo Smart Walking

Dalle Alpi Apuane a Santiago di Compostela, dall’Abruzzo al Kurdistan, Davide viaggia a piedi da più di 20 anni. Se prima la sua esperienza di camminatore era relegata al tempo libero, oggi la coesistenza di lavoro e passione è la sua quotidianità.

In un periodo difficile, la pandemia ha costretto milioni di persone e aziende a prendere atto che lo smart-working è una scelta possibile. Un cambiamento epocale, accelerato dal Covid-19, affrontato sia a livello individuale, collettivo e organizzativo, che è ancora in atto e pone la società davanti a nuove sfide.

Non si tratta di una trasformazione momentanea della nostra comunità e del rapporto che ha con il lavoro, ma di un modus vivendi destinato a consolidarsi.
Smart Walking è un progetto che prova a dare un contributo su “come” fare smart working, dando per consolidato che sul “se” farlo la strada è già tracciata.

Un percorso di 2500 km lungo tutto lo stivale: 20 cammini da compiere in 8 mesi

Davide Fiz camminerà la mattina, con tappe di lunghezza media di 20 km e 4/5 ore di durata.

Il progetto – per citare alcune tappe – nel mese di marzo partirà dal Sud Italia, precisamente dal Cammino Materano, in Basilicata, per poi spostarsi al Cammino del Salento e quello del Negro in Campania. In aprile, Davide Fiz andrà alla volta della Sardegna, poi visiterà l’Umbria, il Lazio, le Marche e il Molise, per proseguire in estate nel Nord Italia, arrivando fino al Friuli-Venezia Giulia. I mesi di settembre e ottobre saranno, infine, dedicati ai cammini nuovamente a Sud, in Sicilia e Calabria.

Se la mattina sarà dedicata al cammino, nel pomeriggio sarà la volta del suo lavoro di commerciale freelance, che avverrà da luoghi sempre diversi, dove sia possibile una connessione alla rete. Il suo “ufficio” itinerante sarà leggero ma al contempo completo di tutto ciò che serve, sia per camminare che per lavorare.
Smart Walking è un elogio alla lentezza, attraverso luoghi poco conosciuti alla scoperta di comunità minori fuori dal turismo di massa.

https://quisalute.online/project/con-lo-smart-working-aumentano-male-di-testa-e-dolore-alla-schiena/

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