lunedì, Novembre 10, 2025
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Sima: “In Italia 80mila morti l’anno per l’inquinamento atmosferico”

La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) ha sollevato un’allarme significativo riguardo alla situazione dell’inquinamento atmosferico in Italia. Secondo quanto riportato dalla stessa, il nostro paese registra la più alta incidenza di morti premature attribuibili all’inquinamento nell’intera Europa, con una stima di circa 80mila decessi ogni anno. Questo grave problema è stato evidenziato in particolare commentando i recenti dati sullo smog rilevati a Milano e nella vasta area della pianura padana.

Analizzando i dati forniti dal sito IQAir, emerge chiaramente la preoccupante situazione dell’aria milanese, classificandola tra le più inquinate del mondo. La presenza di polveri sottili PM2.5 nell’aria di Milano supera di ben 13.8 volte i limiti stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questo pone la città lombarda in una posizione critica, paragonabile a metropoli asiatiche come Delhi, Dhaka e Lahore.

Gli effetti sulla salute dell’inquinamento

“Gli effetti diretti dell’inquinamento sulla salute umana interessano diversi apparati ed organi – spiega il presidente Sima, Alessandro Miani -. Le patologie dell’apparato cardiovascolare rappresentano la prima causa di morte in Italia (eventi coronarici e infarto miocardico acuto, 9.000 casi/anno – ictus cerebrali, 12.000 casi/anno), seguiti dalle patologie dell’apparato respiratorio (7.000 decessi prematuri/anno). Le polveri sottili e gli ossidi di azoto sono in grado di peggiorare lo stress ossidativo e innescare una risposta infiammatoria sistemica a livello dell’apparato vascolare, causando aterosclerosi e disfunzione endoteliale, una maggior aggregabilità delle piastrine esitando così in cardiopatia ischemica.

Come cambiare il trend

Ma gli effetti infiammatori del particolato si esplicano anche sul polmone e sui neuroni per inalazione e attraversamento della barriera emato encefalica”. Per questo, “è imprescindibile e non più rimandabile agire in fretta per ridurre drasticamente le principali sorgenti emissive dell’inquinamento atmosferico – prosegue Miani -. Una delle principali cause di smog nel nostro Paese è rappresentata non dal comparto industriale o dalle autovetture private, ma dagli edifici privati, a partire dai riscaldamenti delle abitazioni: serve quindi modificare le abitudini quotidiane razionalizzando i consumi energetici, limitando gli orari di accensione degli impianti e abbassando le temperature in casa. Come Sima abbiamo proposto al Governo di mitigare gli effetti nocivi dello smog partendo dagli edifici urbani, attraverso incentivi volti a facilitare interventi di rivestimento di superfici murarie e vetrate con un coating fotocatalitico che ha dimostrato in studi scientifici di essere attivato da luce naturale a svolgere un’azione di scomposizione e riduzione degli inquinanti atmosferici”.

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