sabato, Febbraio 15, 2025
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L’influenza australiana è alle porte: i sintomi e come metterla ko

L’arrivo dell’influenza stagionale è alle porte. Con i primi freddi inizia a salire il numero di persone a letto con sintomi simili al Covid-19, ma che di Covid-19 non si tratta: quest’anno arriva in Europa l’influenza australiana. In appena due settimane sono quasi 600.000 i contagi in tutta Italia, quelli più colpiti sono come sempre i bambini sotto ai 5 anni. Le previsioni non sono comunque positive: ci si aspetta infatti un’epidemia piuttosto significativa (6-7 milioni di casi) alla luce del fatto che in Australia, da cui questa proviene e dai cui prende il nome, è stata registrata come la peggiore degli ultimi 5 anni.

I sintomi dell’Australiana.

Il tempo d’incubazione, ossia il periodo che intercorre tra il contagio e le prime manifestazioni, è variabile da uno a quattro giorni. I sintomi caratteristici dell’influenza 2022-2023 saranno plausibilmente gli stessi delle stagioni passate, ovvero una combinazione variabile di:

  • febbre alta ad esordio improvviso,
  • tosse secca e stizzosa,
  • mal di testa,
  • stanchezza e debolezza,
  • brividi,
  • dolori muscolari e articolari,
  • dolori addominali,
  • diarrea, nausea e vomito (soprattutto nei bambini),
  • mal di gola,
  • naso congestionato e starnuti,
  • perdita di appetito,
  • ridotta qualità del sonno.

Febbre alta che compare improvvisamente, almeno un sintomo respiratorio (tosse, mal di gola, naso chiuso, …), almeno un sintomo sistemico (senso di ossa rotte, dolori muscolari, mal di testa, …) sono i primi sintomi che dovrebbero destare attenzione.

Che differenza c’è tra il raffreddore e l’influenza?

L’influenza e il comune raffreddore sono entrambi malattie respiratorie, causate però da virus diversi. Queste due malattie presentano sintomi simili, quindi può essere difficile capire la differenza basandosi solo su questi. Chi ha il raffreddore, di solito, ha il naso che cola o il naso chiuso ed entrambe non provocano problemi di salute gravi, come la polmonite o le infezioni batteriche.

Cosa prendere in caso d’influenza?

Essendo una malattia virale, l’assunzione di antibiotici è in genere inutile (se non addirittura controproducente), quindi si raccomanda di valutare con il proprio medico o il farmacista di fiducia l’assunzione di farmaci per dare sollievo ai sintomi ed aspettare che la patologia segua il decorso naturale. Per le fasce di popolazione più esposte al rischio di contagio, il modo più efficace per prevenire l’influenza stagionale è sicuramente quello di sottoporsi al vaccino, che ogni anno viene rinnovato in base al mutare dei virus e che in caso di contagio avrà una sintomatologia più lieve.

 

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