Italia Longeva pone l’accento sulla necessità di migliorare l’assistenza agli anziani fragili, una popolazione che nei prossimi 20 anni potrebbe raggiungere i 19 milioni, con un terzo degli over-65 a rischio isolamento e solitudine. L’assistenza domiciliare agli anziani, seppur in crescita, rimane una necessità cruciale.
Crescita dell’assistenza domiciliare negli ultimi anni
Il bisogno di assistenza domiciliare per gli anziani è in forte aumento, con un trend positivo che vede gli over-65 beneficiari di cure a domicilio passare dai 252mila del 2014 (pari all’1,95% del totale) a quasi 550mila nel 2023 (3,89%). Secondo i dati forniti dalle Regioni al Ministero della Salute, sono oltre 80mila gli anziani in più che nel 2023 hanno ricevuto assistenza domiciliare rispetto all’anno precedente, un dato che, sebbene positivo, non sempre rispecchia la realtà quotidiana delle famiglie italiane.
La sfida dell’assistenza residenziale e i rischi dell’isolamento
Accanto all’assistenza domiciliare, un altro 2,88% degli ultra 65enni, pari a 404.235 persone, ha ricevuto cure residenziali presso RSA nell’ultimo anno. Tuttavia, la prospettiva futura è preoccupante: si prevede che nei prossimi 20 anni saranno circa 6 milioni gli over-65 che vivranno soli e a rischio di isolamento. Un dato allarmante è che il 64% delle persone affette da demenza, una delle principali cause di perdita di autonomia negli anziani, non viene attualmente preso in carico da strutture sociosanitarie, lasciando così un peso enorme sulle spalle delle famiglie.
Le conseguenze della carenza di assistenza domiciliare
Laddove l’assistenza domiciliare è carente, si registra un aumento degli accessi al Pronto Soccorso e dei ricoveri inappropriati, con conseguente incremento della spesa sanitaria. Questi dati emergono chiaramente dall’Indagine 2024 di Italia Longeva, che ha utilizzato i dati del Sistema informativo del Ministero della Salute per delineare l’andamento della long-term care nel nostro Paese. Questo tipo di assistenza territoriale è fondamentale per rispondere ai vari livelli di intensità dei bisogni dei cittadini più fragili.
“Leggiamo con cauto ottimismo i numeri sull’ADI forniti dalle Regioni. L’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie ad esso correlate – diabete, patologie cardiovascolari, demenze – ci impongono di premere l’acceleratore per potenziare e rendere più omogenea l’assistenza sul territorio”, ha commentato Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva.
L’Indagine 2024 di Italia Longeva evidenzia chiaramente la necessità di un potenziamento dell’assistenza domiciliare e residenziale per far fronte all’aumento della popolazione anziana e delle malattie croniche. Il futuro dell’assistenza agli anziani in Italia richiede un intervento deciso per garantire una copertura sanitaria equa ed efficiente su tutto il territorio nazionale.
Fonte: Ansa