Le patologie dei disturbi dell’apparato digerente del bambino possono essere diverse. “Solitamente – spiega il Dott. Arrigo Barabino, pediatra gastroenterologo – quelle che richiedono più frequentemente un approfondimento da parte del gastro pediatra sono il reflusso gastroesofageo, le coliche gassose del lattante, il vomito, la diarrea cronica, la stipsi e il dolore addominale ricorrente”.
Quando insieme al pediatra si notano alcuni sintomi particolari e ricorrenti sarebbe bene chiedere un consulto allo specialista, che ci tiene a rassicurare: “Nella maggior parte dei casi questi disturbi non sono legati a una vera patologia organica ma sono di natura funzionale, cioè problematiche destinate a risolversi nel tempo in maniera spontanea”.
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Il reflusso gastroesofageo
È comune per i bambini molto piccoli rigurgitare dopo un pasto, ma il piccolo rigurgito va distinto dalla malattia di reflusso esofageo. Il vomito frequente associato a disagio e difficoltà di alimentazione o perdita di peso potrebbe indicare una situazione specifica. La malattia da reflusso gastroesofageo può causare il movimento verso l’alto del contenuto dello stomaco, acidi compresi: se questa condizione è ripetuta nel tempo va tenuta sotto controllo.
Neonati e lattanti, il reflusso gastrico
Il disturbo colpisce tipicamente i lattanti sotto l’anno di vita sostanzialmente perché i meccanismi che controllano la digestione sono ancora immaturi. Generalmente si tratta di un problema destinato a risolversi in breve tempo, solitamente entro i tre mesi di età, in autonomia. Insomma, il reflusso gastroesofageo del neonato non deve preoccupare ma esistono situazioni in cui i sintomi diventano importanti.
Quando il reflusso è malattia?
Il reflusso va riferito al medico se frequente e costante, dopo ogni pasto; se è accompagnato da vomito violento; se si assiste a sintomi particolari come rallentamente della crescita e perdita di peso; se il bambino risulta particolarmente irrequieto, non riposa e piange insistentemente e a lungo soprattutto durante e dopo avere mangiato.
Solitamente il gastro pediatra è in grado di definire una diagnosi attraverso la visita clinica, osservando e visitando il piccolo paziente e studiando insieme ai genitori sintomi e segnali particolari. SOlo in alcuni casi vengono suggeriti degli esami strumentali a supporto della prima diagnosi, per definire il trattamento più idoneo.