giovedì, Maggio 15, 2025
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Uova a rischio salmonella, ecco l’elenco dei lotti richiamati

I marchi coinvolti nel richiamo

Il Ministero della Salute ha richiamato diversi marchi di uova fresche da allevamento a terra per rischio microbiologico. Nello specifico il pericolo è che siano state contaminate dalla salmonella.

Sul sito del Ministero della Salute, nella sezione dedicata ai richiami di prodotti alimentari, viene chiarito che i consumatori non devono consumare né gettare i prodotti interessati, ma restituirli al punto vendita dove sono stati acquistati. Il sito fornisce dettagli specifici sui lotti e le date di scadenza delle uova coinvolte. I marchi interessati includono: Conad, Amadori, Eurospin, Smart (vendute da Esselunga), Gesco, Del Campo, Lactis, Ovonovo, Delizie dal Sole, Latteria di Chiuro e Cascina Italia.

Cos’è la salmonella?

La salmonella è un batterio che rappresenta la seconda causa di tossinfezione alimentare in Europa, colpendo circa 35 persone su 100.000. Si tratta di un ceppo batterico molto comune in natura, presente in diversi tipi di animali, sia da allevamento che selvatici o da compagnia.

Le infezioni causate dalla salmonella, note come salmonellosi, possono essere molto pericolose quando l’uomo ingerisce cibi o bevande contaminati. I sintomi variano da lievi disturbi gastrointestinali (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) a forme cliniche più gravi come batteriemie o infezioni focali che colpiscono ossa e meningi. Questi sintomi compaiono solitamente tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati, con una durata che può variare tra i 4 e i 7 giorni.

Modalità di trasmissione

L’infezione da salmonella si trasmette principalmente per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminati, o per contatto con oggetti o animali infetti. I principali veicoli di trasmissione includono alimenti, acqua contaminata e piccoli animali domestici. È importante sottolineare che la contaminazione degli alimenti può avvenire in qualsiasi fase della produzione o preparazione, anche dopo la cottura, a causa di una manipolazione non corretta.

Gli alimenti maggiormente a rischio includono uova crude o poco cotte, latte crudo e derivati, carne poco cotta, salse, condimenti per insalate, dolci preparati in casa, gelati, frutta e verdura come angurie, pomodori, germogli di semi e meloni. Anche superfici e utensili, nonché alimenti manipolati da persone infette, possono fungere da veicolo per la trasmissione dell’infezione.

Cure per la salmonellosi

Nella maggior parte dei casi, l’infezione da salmonella si risolve spontaneamente nel giro di pochi giorni. È consigliato non contrastare il fenomeno diarroico, che rappresenta un meccanismo di difesa naturale dell’organismo. Per la salmonella, solitamente si adotta una terapia di supporto che include la somministrazione di soluzioni orali reidratanti, fermenti lattici e probiotici.

L’uso di antibiotici è generalmente sconsigliato, a meno che non si tratti di casi gravi con sintomi extraintestinali, neonati al di sotto dei 3 mesi di età, o soggetti con malattie cronico-degenerative. In questi casi, l’ospedalizzazione e l’uso di antibiotici possono essere necessari.

Prevenzione dell’infezione da salmonella

La prevenzione dell’infezione da salmonella si basa principalmente sull’adozione di norme igieniche di base. Nonostante la grande varietà di salmonelle esistenti, non è ancora disponibile un vaccino efficace. È cruciale garantire una corretta cottura degli alimenti, poiché il calore elimina efficacemente i batteri. Tuttavia, è altrettanto importante evitare la contaminazione crociata, come l’uso dello stesso coltello per tagliare carne cruda e cotta senza un adeguato lavaggio.

La manipolazione sicura delle uova è fondamentale per prevenire la salmonellosi, poiché piccole incrinature nel guscio possono permettere l’ingresso del batterio. Si stima che circa il 50% delle epidemie di salmonellosi sia dovuto a uova contaminate.

Raccomandazioni generali

Per ridurre il rischio di infezione da salmonella, è consigliabile:

  • Lavare accuratamente frutta e verdura.
  • Sanificare utensili e macchinari utilizzati nella preparazione degli alimenti.
  • Lavare le mani prima, durante e dopo la preparazione dei cibi.
  • Refrigerare gli alimenti preparati in piccoli contenitori per un rapido abbattimento della temperatura.
  • Cuocere adeguatamente tutti gli alimenti di origine animale.
  • Proteggere i cibi dalla contaminazione da parte di insetti e roditori.
  • Ridurre il consumo di uova crude o poco cotte e consumare solo latte pastorizzato.
  • Evitare la contaminazione tra cibi crudi e cotti.
  • Assicurarsi che persone con diarrea non preparino alimenti destinati alla ristorazione collettiva.

Fonte Dati: Istituto Superiore di Sanità

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