Perché la pizza fermenta?
Vi è sicuramente già capitato di sentirvi gonfi più del normale la sera stessa o il giorno subito successivo ad una scorpacciata di pizza. Non è colpa in particolare dell’alimento più amato nel Mondo, bensì del lievito di cui è fatta che nonostante sia stato ingerito e quindi masticato, continua a fermentare nello stomaco creando aria, dando l’antipatica sensazione di essere ancora pieni come un pallone.
Perché questo fastidio?
Questa reazione non riguarda solo la pizza, ma tutti i prodotti panificati in tempi brevi. “Più un prodotto da forno lievita, meno problemi dà. I lieviti sono microrganismi che si nutrono degli amidi e degli zuccheri presenti nella farina e così producono anidride carbonica, che porta alla formazione delle “bollicine” all’interno di un impasto. Più tempo passa, più nutrimento sarà stato consumato e, di conseguenza, i lieviti moriranno, lasciando indietro però un impasto ben gonfio” spiegano i nutrizionisti. Se, al contrario, non viene lasciato modo ai microrganismi di esaurire gli amidi, li troveremo nella pizza, da qui il gonfiore addominale. “Solitamente il rischio è più alto quando si usa il lievito di birra, che di per sé presuppone tempi più rapidi mentre con la pasta acida, che impone tempistiche lunghe, è più raro” continuano. L’alternativa? Prepararla in casa con pazienza, magari il giorno prima per l’indomani, lasciando riposare l’impasto in frigorifero.
Qual è la farina da usare?
Qual è meglio scegliere tra una farina 00 e una meno raffinata magari di tipo 1? In questo caso non c’è una risposta univoca. “Se la nostra alimentazione è ricca di fibre (frutta, verdura e legumi), allora il nostro microbiota intestinale è abituato a gestirle e potremmo tollerare meglio una farina di tipo 1. Viceversa, se la nostra dieta è ricca di grassi e carne, allora i batteri che compongono il microbiota potrebbero incontrare difficoltà e provocare del gonfiore addominale, quindi meglio usare una farina 00 e poi magari rivedere le proprie abitudini alimentari” concludono. La pizza comunque rimane il piatto completo più consigliato, almeno una volta della settimana, dai dietologi.