Le onde d’urto sono onde acustiche ad alta energia utilizzate per effettuare un trattamento non invasivo, al fine di trasferire energia sui tessuti corporei per stimolare i processi riparativi. Questa terapia medica trova applicazione sia in ambito ortopedico, sia in ambito urologico. Il loro utilizzo dal punto di vista ortopedico è comunemente noto, ad esempio, per il trattamento delle calcificazioni della spalla o delle patologie dei tendini, in caso di fratture da stress o ritardi di consolidamento, mentre si conosce meno la loro indicazione in ambito urologico.
La terapia ad onde d’urto in urologica – spiega la Dott.ssa Maria Laura Lopes, medico fisiatra – si applica in svariate situazioni, ad esempio per trattare il dolore pelvico cronico dovuto a una patologia muscolare tendinea del pavimento pelvico o in caso di disfunzione erettile, una condizione che può colpire i maschi di diverse età e per diverse cause. Questo tipo di terapia è utile anche di fronte ad altre patologie urologiche tipicamente maschili, come l’enduro penis plastica.
Come agiscono le onde d’urto? Fino a qualche tempo fa si pensava che, in ambito ortopedico, la terapia ad onde d’urto agisse “spaccando” le calcificazioni, ma oggi si sa che l’azione delle onde d’urto rappresenta una vera terapia rigenerativa. Oltre all’azione antinfiammatoria e antidolorifica, questo trattamento permette di formare nei tessuti nuovi vasi sanguigni capaci di portare al tessuto stesso tutti i nutrienti necessari, rigenerandosi. E’ proprio grazie a questa formazione di nuovi vasi (neoangiogenesi) che le onde d’urto risultano efficaci nella disfunzione erettile.
di Floriana Ferrando
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