Gravidanza, come gestire l’aumento di peso?

Le credenze popolari, quando si tratta di gravidanza, sono disparate. Ne ricordiamo una su tutte che riguarda le buone abitudini che le mamme dovrebbero tenere a tavolo: “Ora devi mangiare per due!”, abbiamo sentito spesso ripetere da nonne e da altre mamme. Ma la medicina non concorda. Anzi, sfata con convinzione questo falso mito.

Quanto dovrei pesare in gravidanza?

Durante i fatidici nove mesi di attesa è fisiologico registrare un aumento di peso. D’altronde il volume del sangue raddoppia e la placenta cresce. Il liquido amniotico arriva a pesare circa un chilogrammo a fine gravidanza, come anche l’utero, senza dimenticare anche il peso effettivo del futuro nascituro. Dunque l’aumento di peso è un processo naturale e necessario che andrebbe comunque gestito con attenzione: non esiste un peso ideale valido per tutte le gravide, ma in generale gli specialisti sostengono che in una gravidanza fisiologica la bilancia dovrebbe fermarsi su un massimo di 12 kg guadagnati arrivati a termine. Il periodo in cui è necessario porre maggiore attenzione all’alimentazione è quello centrale, fase durante la quale il feto cresce esponenzialmente (e con lui anche la pancia della mamma).

Perché è importante mantenere il peso forma

L’ago della bilancia si impenna inevitabilmente, ma è possibile (e necessario) tenerlo sotto controllo. Come riportato dal Ministero della Salute, un eccessivo aumento di peso può creare problemi sia durante la gestazione che il parto. Stando al decalogo rilasciato dall’ISS, tra le patologie a cui è maggiormente soggetta una gravida in forte sovrappeso troviamo diabete gestazionale, gestosi (con importante aumento della pressione sanguigna), macrosomia (alterazioni nel metabolismo del glucosio materno che causano aumento eccessivo del peso del nascituro). Inoltre, con troppi chili in eccesso la qualità della vita ne risente nel suo complesso.

L’alimentazione delle future mamme

Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare una donna normopeso nel primo trimestre di gravidanza avrebbe bisogno di appena 70 calorie aggiuntive al giorno, che crescono a 260 nel secondo trimestre e a 500 nel terzo. Il consiglio è condurre un regime alimentare impostato su una dieta variegata ed equilibrata, con pochi grassi e priva di alcool e bevande gassate e zuccherate. La dieta mediterranea, in quest’ottica, fornisce ottimi spunti. Attenzione anche all’eccessiva assunzione di carboidrati che, nei soggetti predisposti, può concorrere all’insorgenza del diabete. Informatevi attraverso il vostro ginecologo circa gli alimenti che possono risultare pericolosi per lo sviluppo del feto.