La sanità integrativa a sostegno del SSN

La sanità integrativa è un sostegno ormai essenziale al Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ma occorrono riforme significative e una nuova visione complessiva che lo delinei in maniera moderna, efficace e capace di tutelare la salute come un bene universale. Se ne è discusso lo scorso giovedì in occasione del quinto e ultimo convegno organizzato da Villa Montallegro in collaborazione con Qui Salute Magazine, prima dell’inizio dell’estate, convegno a cui hanno partecipato e intrattenuto la platea Alessandro Figini, Medical Network Director AON Italia; Guido Filippi, componente Cda Casagit Salute e Saverio Francesco Zavaglia, UnipolSai – Gruppo Overform. L’incontro è stato introdotto e moderato dall’AD di Montallegro Francesco Berti Riboli, che poi ne ha anche curato le conclusioni.

Alessandro Figini, Medical Network Director AON Italia, ha presentato da alcuni dati

La spesa Out of Pocket (= a carico dei cittadini) ammonta oggi a 40 milioni di euro annui, con un aumento del 20% negli ultimi 10 anni. Si stima che la spesa annuale media per nucleo familiare sia di 1200 euro. Questo avviene in un contesto in cui il SSN è in difficoltà, con tempi di attesa più lunghi e costi di ticket in aumento. Ad esempio, nel 2013 per una colonscopia occorrevano 69 giorni di attesa, nel 2014 sono saliti a 99 e oggi la situazione si è ulteriormente aggravata”. Come comportarsi quindi? “Il sistema assicurativo e dei fondi sanitari copre solo parzialmente (circa il 12%) la domanda relativa ai costi della sanità privata. La sanità integrativa deve essere sempre di più un supporto al Sistema Sanitario Nazionale. AON Italia si propone sul mercato con un’offerta completa e fornisce piani sanitari a oltre 1 milione e 700 mila persone. ONENET è la rete di strutture sanitarie indipendente più estesa d’Italia, presente capillarmente su tutto il territorio nazionale con oltre 12.000 strutture, attiva per ogni tipo di prestazione sanitaria, dal ricovero alle visite specialistiche, dalla fisioterapia alle cure odontoiatriche“.

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Saverio Francesco Zavaglia: “Servono formazione e riforme legislative importanti”

Abbiamo di fronte una grande questione culturale. I cittadini devono considerare la polizza assicurativa sanitaria come un atto di prevenzione necessario, e l’assicuratore come una figura affidabile e di riferimento. Invece, le priorità sono altre, e il cliente arriva in filiale solo dopo esperienze negative“, ha esordito Saverio Francesco Zavaglia, Ceo del Gruppo Overform Agenzia UnipolSAi e Unisalute che si propone come il principale player italiano nella gestione delle coperture assicurative per le aziende e i privati. “L’obiettivo delle compagnie assicurative che operano nel campo dell’assicurazione sanitaria è di supportare sia l’utenza, sia il sistema sanitario nazionale, oggi in affanno. Questa situazione comporta un aumento di spesa da parte delle famiglie, in uno scenario già poco florido. Occorrono importanti riforme legislative, che portino le coperture sanitarie a una tariffazione basata su un sistema completamente diverso rispetto a quello attuale. Ad esempio, si potrebbero agganciare le tariffe all’ISEE, perché la sanità deve essere un bene per tutti“.

Guido Filippi: “Ecco come si è trasformata Casagit Salute”

Casagit Salute, nata nel 1974 come cassa di assistenza sanitaria dei giornalisti italiani, nel 2019 si è evoluta in una società di mutuo soccorso che offre piani di assistenza sanitaria integrativa aperti a tutti. Il perché di questa trasformazione lo spiega Guido Filippi, giornalista e componente del Consiglio di Amministrazione di Casagit Salute. “Negli anni la richiesta di prestazioni è aumentata vertiginosamente. Siamo nati come cassa integrativa, ma di fatto oggi siamo sempre più sostitutivi, soprattutto nelle regioni dove il SSN è particolarmente in difficoltà nel fornire le prestazioni necessarie. I soli giornalisti a tempo pieno, che per obbligo sono iscritti a Casagit Salute, non potevano più garantire il futuro della cassa. Abbiamo quindi deciso di aprirci a tutti, abbiamo già “stipulato contratti con alcuni enti e società, e abbiamo l’obiettivo di crescere di 10mila nuovi soci nei prossimi due anni” ha spiegato Filippi.

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