La liposuzione, conosciuta anche come lipoaspirazione, è una procedura chirurgica volta a rimuovere depositi di grasso indesiderati da varie parti del corpo. È diventata una delle procedure di chirurgia plastica più popolari al mondo, grazie alla sua capacità di scolpire e ridefinire le forme corporee in modo efficace. Tuttavia questo tipo di intervento è spesso oggetto di confusione: molti la considerano una soluzione miracolosa per perdere peso rapidamente. Tuttavia, questa percezione è errata. Approfondiamo l’argomento con il Dott. Franco Migliori, chirurgo plastico operante a Genova.

Liposuzione, di cosa si tratta?

Per liposuzione intendiamo l’asportazione di accumuli di grasso con una tecnica “a cielo coperto”, ovvero senza incisioni che espongano le aree trattate e soprattutto che lascino cicatrici. Vengono effettuati infatti dei piccoli taglietti attraverso cui si lasciano passare delle cannule in aspirazione. La manovra consiste nell’aspirare, e quindi rimuovere, gli eccessi di grasso nelle zone che si decide di trattate.

Quali aree del corpo possono essere trattate?

In linea di massima possono essere trattate aree in tutto il corpo. Ovviamente ci sono delle zone “classiche”, ovvero quello che di solito danno più fastidio: dall’addome alle cosce e i glutei, ma soprattutto i fianchi. Nell’uomo, la maggior richiesta è quella di intervenire sulla cosiddetta “falsa ginecomastia”, cioè un accumulo di grasso nella zona toracica, condizione che può imbarazzare gli uomini che decidono di sottoporsi all’intervento.
Poi ci sono zone più specifiche come quella del sottomento, dove si accumula del grasso in eccesso con l’avanzare dell’età.
Ma anche le braccia, laddove non ci sia un notevole eccesso di pelle (in caso contrario si rende necessario un altro tipo di intervento, ovvero la brachioplastica).

In quali casi è indicata la liposuzione?

È importante chiarire che la liposuzione non serve per dimagrire. Una frase classica che sento dire da molte mie pazienti è “Dottore, sono anni che tento con la dieta, ma non ottengo risultati, per cui ho deciso di venire da lei”. Questa è un’affermazione sbagliatissima!
Tengo a ribadire che la liposuzione non sostituisce assolutamente la dieta.
Il vero obiettivo di questo intervento è rimodellare il profilo corporeo delle aree che si intendono trattare, non ridurre la massa corporea. Con la dieta si possono ottenere delle riduzioni ponderali notevoli, mentre quando si aspira 1.5 kg di grasso si tratta già di una liposuzione importante.

Anestesia generale o locale?

Quello che fa la differenza non è tanto la quantità di grasso da asportare, ma quanto è estesa l’area da trattare. Ragionando per assurdo, è più impegnativa una liposuzione di 1 m2 dove bisogna togliere lo spessore di 1 cm2 piuttosto che una liposuzione di 10 cm2 dove è necessario togliere 1 kg di grasso che si è depositato in verticale.
Il concetto è questo: più è estesa la zona, più è invasivo il trattamento. Quindi abbiamo liposuzioni che possono essere gestite ambulatorialmente in anestesia locale (come per esempio l’interno delle ginocchia), e altre che richiedono un’anestesia generale con ricovero (come l’addome, i fianchi o le cosce).

Rimangono segni dell’operazione?

I segni che rimangono sono quelli dei taglietti attraverso cui bisogna far passare le cannule di aspirazione. Parliamo di una lunghezza di circa 6/7 millimetri.
A seconda della zona trattata, questi tagli si riescono a porre in aree ben nascoste e quindi a “mascherarli”. Però, in generale, parliamo di segni di dimensioni davvero ridotte.

Esistono diversi tipi di liposuzione?

Oggi esistono più tipologie di liposuzione, le quali si differenziano a seconda delle tecniche applicate alla cannula aspirante.
Oltre alla liposuzione tradizionale di cui abbiamo parlato prima, infatti, esistono tecniche in cui il grasso può essere preventivamente trattato con il laser oppure con ultrasuoni. Queste sono tutte manovre che servono per destrutturare il grasso e renderlo più facilmente aspirabile, così da causare un minor trauma e meno danni ai tessuti della paziente.
Poi esiste la cannula vibrante che emulsifica il grasso nello stesso identico istante in cui lo si sta aspirando. Con le tecniche in cui è previsto l’uso di sorgenti di energia, invece, prima di aspirare con la cannula, è necessario fare un trattamento con il laser o gli ultrasuoni.
Poi ci sono molte altre tecniche, ma l’obiettivo è sempre quello di rimuovere il grasso in eccesso.

Qual è la differenza tra liposuzione e lipofilling?

Pur trattando lo stesso tessuto e pur avendo nomi assonanti, si tratta di due interventi distinti tra loro.
Il lipofilling è un trattamento terapeutico – nel vero senso della parola – che serve a trattare situazioni patologiche di varia natura in varie aree del corpo, come la mammella.
Consiste nel prelievo di piccole quantità di grasso che poi devono essere adeguatamente trattate separando la parte cellulare da quella oleosa e quella sierosa (che vanno rimosse). Dopodiché il grasso trattato viene trapiantato in altre zone del corpo.

Visto che il grasso prelevato poi deve essere utilizzato, la tecnica di prelievo differisce totalmente da quella classica della liposuzione, perché quest’ultima è una manovra che “distrugge” il grasso che aspira – tra l’altro non sterilmente – rendendolo inutilizzabile.
Il lipofilling invece richiede una tecnica di aspirazione cosiddetta “a circuito chiuso”: il grasso deve rimanere in ambiente sterile e con metodiche che non danneggino il grasso.
Sono quindi due interventi con finalità totalmente diverse.