I matrimoni bianchi

I matrimoni bianchi rappresentano un fenomeno molto diffuso che riguarda tutte le coppie che non hanno rapporti sessuali pur stando insieme e spesso non lamentando una crisi di coppia. In queste brevi righe forniremo una lettura macroscopica del problema con l’obiettivo di favorire input di riflessione e sensibilizzazione. La salute della coppia incide notevolmente sul benessere dell’individuo e viceversa.

Dai matrimoni bianchi alle coppie bianche

La non consumazione del matrimonio costituisce, in origine, nel Diritto Canonico (“ratus et non consatus”) la premessa su cui si fonda il concetto di matrimonio bianco. Attualmente la prospettiva di comprensione si è evoluta, considerando il fenomeno nel legame di coppia, a prescindere dal suo stato giuridico.

Che coppia siamo?

Essere coppia assume un significato particolare in ogni storia d’amore e nei diversi scenari socioculturali. Esistono tuttavia, pur senza generalizzare, dei “tipi” di coppia, che aiutano a comprendere l’incastro tra i partner e il senso profondo delle proprie scelte affettive. Per analizzare le caratteristiche di una coppia è fondamentale ampliare la prospettiva di osservazione e dedicare un focus al rapporto dei due partner con le rispettive famiglie d’origine. La coppia è un incastro di bisogni profondi, in parte inconsapevoli, che ciascuno eredita dalla propria storia di sviluppo. Una coppia sufficientemente sana è formata da due partner che si sono svincolati dalle rispettive famiglie d’origine, raggiungendo quel sano equilibrio tra vicinanza – e non invadenza – e separazione. Una coppia intima prevede un confine tra i due partner, che tutela le due individualità e un confine di coppia, che protegge da ingerenze esterne eccessive e consente uno scambio vitale con l’esterno,  con il mondo.

La sessualità come specchio dell’intimità

Il sesso caratterizza il legame di coppia, ed è l’elemento che maggiormente lo differenzia da altri tipi di relazioni. La sessualità riflette il più ampio concetto di intimità emotiva e relazionale. Individuiamo alcuni fattori che incidono sulla qualità della vita sessuale di una coppia:

  • Ruoli chiari e coerenti: per sentire il desiderio sessuale e poterlo vivere è fondamentale che i due partner non svolgano altri ruoli all’interno della coppia. Se, ad esempio, un partner svolge una funzione genitoriale con l’altro partner, riproponendo la dinamica madre – figlio, ciò potrà compromettere l’attrazione sessuale.
  • Buon grado di separazione: sembra un paradosso ma per essere intimi occorre essere “sufficientemente separati”, le due individualità non sono fuse in una simbiosi dipendentemente ma in dialogo e connessione partendo da una differenziazione di Sé dall’Altro.
  • Cura di Sé: l’amore per sé stessi nutre l’amore di coppia. È importante coltivare la propria autostima, non trascurandosi.
  • Comunicazione: il sesso è una forma di comunicazione ma non può essere l’unica. Il dialogo in una coppia è fondamentale e l’assenza può provocare distanze che entrano anche in camera da letto.
  • Terzi: sono molte le presenze che possono concretamente e simbolicamente entrare nel rapporto a due (figli, famiglie d’origine, lavoro ecc.) ed è fondamentale che la coppia contrasti eccessive intrusioni tutelando il “Noi di coppia”, che necessita di uno spazio anche dopo la nascita dei figli.
  • Crisi: molte coppie hanno paura di riconoscere la crisi perché temono la minaccia di separazione. Una coppia esente da crisi è una coppia che non può evolvere. La crisi contiene un potenziale di crescita importante ed il rapporto di coppia è chiamato ad una continua evoluzione e rinegoziazione. Le crisi non riconosciute vengono somatizzate, anche nella sessualità.

 Sesso: tra mente e corpo

Non esiste un’unica causa a determinare il problema ma una multifattorialità,  più elementi che interagendo tra loro possono provocare il disagio. Il sesso coniuga mente e corpo in un incontro con l’altro e con sé stessi. Incide il rapporto che la persona ha con la propria fisicità e con il piacere. Tra le cause possono subentrare disfunzioni fisiche, per le donne la più comune è il  “vaginismo” (contrattura involontaria e spasmodica dei muscoli interessati finalizzata all’impossibilità di penetrazione) e per gli uomini sintomatologia grave di “deficit elettive o eiaculazione precoce”. Anche se in presenza di cause fisiche è necessario porle in relazione con le dinamiche psicologiche in una circolarità in cui mente e corpo si influenzano vicendevolmente. Se in apparenza il problema può riguardare solo uno dei partner, in realtà è sempre un problema di coppia, al di là di chi esprime il sintomo.

Come affrontare il problema?

Gli esiti di questo fenomeno possono essere molteplici: coppie aperte in cui ciascun partner vive la propria sessualità con altre persone; evitare di parlare del problema; costruire un segreto di coppia, non confidandosi esternamente per imbarazzo e paura del giudizio; separarsi senza aver provato ad affrontare il disagio per il desiderio della genitorialità ecc.. Per una coppia è sempre difficile chiedere aiuto, ancora più se riguarda la sfera sessuale. L’esito di una terapia non è necessariamente il rinforzo dell’unione ma ciò che corrisponderà al sentire profondo delle persone. È importante sconfiggere la paura del giudizio e della separazione e provare ad immaginare che ogni problema racchiude delle possibilità. È auspicabile un trattamento integrato sessuologico,  psicoterapeutico e talvolta farmacologico, in cui si potrà effettuare un’accurata diagnosi (fase del ciclo vitale della coppia – esordio e durata del problema – cause coinvolte – funzione del sintomo ecc.)  e accompagnare la coppia ad acquisire consapevolezza, a dare significato al problema e ad interrogarsi sui propri bisogni, favorendo il passaggio dalla dipendenza all’intimità.

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Dott.ssa Giulia Gregorini

Psicologa – Psicoterapeuta