L’acne è forse la più frequente malattia della pelle. Si tratta di un’infiammazione cronica dell’unità follicolo-pilo sebacea, più diffusa nell’adolescenza e nel sesso femminile, con lesioni che di solito si manifestano sul viso, sulle spalle, sul dorso e sul torace, sotto forma di comedoni non infiammatori (punti neri e bianchi) e/o di lesioni infiammatorie quali papule, pustole o noduli.
Neppure gli adulti ne sono esenti: la conoscono il 40-45% degli uomini e delle donne con oltre 25 anni. Le cause possono essere infiammatorie, ormonali, psicosomatiche e infettive ma anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale sulla comparsa e sull’andamento della malattia. I brufoli sono la prima causa per cui ci si rivolge ai dermatologi: ad essere tormentati dall’acne e dalle sue implicazioni estetiche (ma anche psicologiche ed emotive) sono tra il 79 e il 95% della popolazione.
Le regole a tavola
Contro l’acne, gli specialisti consigliano innanzitutto di seguire la ‘vera’ dieta mediterranea, una abitudine che, complice le diverse mode culinarie sta subendo interpretazioni personali, caratterizzata da un elevato consumo di olio di oliva, verdure, legumi, prodotti integrali, frutta e noci.
Molto ‘vegetale’, quindi, e poco “animale” – scarso apporto di carne e salumi- mentre fa eccezione il pesce previsto in buone quantità. A questi si aggiungono anche alcol e fumo già implicati nell’insorgenza di diverse patologie anche di natura non cutanea. dei giovani.
L’influenza di una dieta sbagliata per la pelle era in parte già nota, che è stata confermata da uno studio del 2012 pubblicato sulla rivista Scandinavian Journal of Public Health, che correla in particolare l’assunzione di cibi iperglicemici o un eccessivo apporto di latte e derivati che stimolano la produzione di sebo con un aumentato rischio di acne.
L’indice glicemico
I più recenti studi hanno associato anche il consumo di prodotti caseari con l’insorgenza dell’acne. La leucina, un amminoacido molto presente in questi alimenti, sembra poter stimolare un particolare complesso enzimatico (mTORC1) in grado di interagire con gli stimoli alla base della comparsa dell’acne.
Cibi da evitare
Quando la dieta è ricca di grassi e ricca di zuccheri semplici le ghiandole sebacee producono più sebo ed i pori tendono ad ostruirsi più facilmente. Sia l’infiammazione che l’eccesso di sebo possono favorire l’insorgenza dell’acne.
Anche in considerazione delle ultime attestazioni scientifiche, gli specialisti per prevenire l’insorgenza di acne o ridurre le manifestazioni, suggeriscono di:
- Evitare il latte e i suoi derivati, che potrebbero contenere ormoni pro-sebo. Quindi anche le creme a base di latte come besciamella, crema pasticcera, gelati, mousse e preparazioni che prevedano l’uso di panna da cucina sia nella versione dolce che salata. Se proprio non riuscite a farne a meno, scegliete quello scremato, oppure quello di soia o di riso, che sono poveri di grassi e più digeribili.
- Limitare il consumo di formaggi, quelli duri come il parmigiano o il grana ma anche quelli più morbidi quali robiola, crescenza, mascarpone, mozzarella, ricotta, fontina. Il formaggio, pur essendo benefico per il suo contenuto in calcio, è molto ricco di grassi, e quindi è difficile da digerire e per questo motivo può dare problemi alla pelle causando sfoghi, brufoli, arrossamenti, eccetera.
- Evitare gli snack ad alto indice glicemico. Se prende la voglia di cioccolato, piuttosto che una barretta meglio un quadratino di fondente (evitare quello al latte e/o bianco).
- Margarina e oli vegetali, specie se cotti, sono correlati a un peggioramento dell’acne perché ricchi di acidi grassi trans che
- Consumare con moderazione la frutta eccessivamente zuccherina, ossia quella disidratata (fichi, prugne, albicocche), ma anche le banane, i cachi, l’uva, i mandarini, i mandaranci, i fichi. Vanno evitate la frutta sciroppata e candita.
- Il peperoncino fa molto bene alla salute in quanto facilita la digestione ed è ricchissimo di vitamina C, ma nel caso di predisposizione all’acne è meglio evitarlo perché potrebbe peggiorare la situazione, essendo un vasodilatatorio. Se proprio non riuscite a farne a meno, cercate almeno di non esagerare.
- Il burro di arachidi è un vero nemico per la pelle in quanto è composto quasi totalmente da sostanze grasse, come l’olio e le arachidi, che oltretutto non sono mai di prima scelta, in questi prodotti.