Le allergie nel periodo estivo sono più diffuse di quanto si pensi, tanto che in media riguardano ben 1 italiano su 4. Vediamo come prevenire le principali.
Allergie da puntura
Si stima che in Italia oltre 5.000.000 persone vengano punte ogni anno dagli imenotteri e che circa il 5% sviluppi una reazione allergica sistemica.
Per le punture di meduse, il cui contatto induce una reazione irritativa molto dolorosa nella zona lesa, Sara Manti, ricercatrice in Pediatria all’Università degli Studi di Messina, avverte: «è bene evitare il grattamento, lavando via il veleno, rimuovendo i tentacoli dalla cute con acqua di mare e applicando sulla pelle un gel astringente al cloruro d’alluminio».
Allergie a tavola
Nella stagione estiva aumenta l’incidenza delle allergie alimentari per via del maggior consumo di cibi ricchi in istamina e/o istamino-liberatori quali frutta fresca di stagione, pesche, albicocche, susine, pesce, crostacei e molluschi. «L’assunzione di questi alimenti, soprattutto se crudi, espone il paziente a più alto rischio di ingestione di parassiti allergizzanti scatenando diverse reazioni, dall’orticaria allo shock anafilattico. È facile che le alte temperature alterino i cibi e, se i processi di conservazione e la preparazione non sono adeguati, l’eventualità d’intossicazione alimentare è elevata» chiarisce la dott.ssa Manti.
Allergie agli occhi
L’allergia oculare interessa oltre il 20% della popolazione e fattori tipicamente estivi – quali sabbia ed esposizione protratta ai raggi solari, all’acqua di mare o di piscina – possono accentuarla. Per prevenire la congiuntivite allergica Michele Miraglia Del Giudice, prof. associato di Pediatria, Università degli Studi della Campania, consiglia di «lavare frequentemente le mani, evitare di sfregare gli occhi, usare lacrime artificiali, bere molta acqua per prevenire la disidratazione del corpo vitreo, adoperare appositi occhialini e indossare sempre durante l’esposizione solare lenti specifiche. Inoltre indossare un cappello a tesa larga può servire a proteggere al meglio gli occhi da superfici riflettenti come acqua e sabbia».
Orticaria
Con l’innalzamento delle temperature le persone che soffrono di orticaria, con conseguenti pomfi e lesioni cutanee migranti eritemato-edematose e pruriginose, aumentano. La sudorazione infatti accentua il prurito, inoltre i raggi solari e l’acqua di mare irritano la cute. Per prevenire tali disturbi Gian Luigi Marseglia, Presidente della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP), consiglia di «fare docce con acqua dolce subito dopo il bagno in mare e proteggere la cute con cappelli e magliette, soprattutto durante le ore più calde».
Dermatite atopica
La dermatite atopica porta con sé sintomi fastidiosi quali lesioni eritematose, papule, vescicole e lesioni crostose da grattamento. Affinché migliori grazie all’azione dei raggi ultravioletti, sottolinea Marseglia, «è consigliabile un’esposizione nelle ore più fresche della giornata, meglio ancora se la protezione solare viene spalmata almeno mezz’ora prima». Suggerisce inoltre di «non applicare i residui di creme solari della stagione precedente perché i filtri solari, soprattutto quelli chimici, sono soggetti a degradazione. Evitate di tenere a lungo il costume bagnato poiché gli sbalzi termici possono favorire il prurito».
Per prevenire l’insorgenza della dermatite atopica bisogna prestare attenzione anche alla composizione dei tessuti per abbigliamento, che possono contenere alcuni allergeni. Da evitare infine i tatuaggi temporanei all’henné.