A cosa serve una valutazione neuropsicologica?

“Non ricordo dove ho messo le chiavi” “Cosa hai detto due minuti fa?” “Perché sono entrata in questa stanza?”. A tutti è capitato, almeno una volta nella vita, di porsi queste e altre domande simili. Il fatto che ogni tanto ci interroghiamo sulla nostra capacità di ricordare non significa necessariamente che stiamo perdendo la memoria. D’altra parte, però, questi episodi sono un campanello di allarme: se costanti nel tempo posso rivelarsi un indicatore dell’inizio di patologie neurodegenerative come l’Alzheimer. Un modo per identificare presto la malattia consiste nell’eseguire una valutazione neuropsicologica. In pratica si tratta di un’indagine approfondita che permette di rivelare, tramite test cognitivi, l’eventuale presenza di difficoltà relative alle capacità del nostro cervello.

Ma quindi la valutazione neuropsicologica è utile solo per l’Alzheimer?

Nel caso dell’Alzheimer la diagnosi viene posta in seguito a degli esami approfonditi, tra cui la valutazione neuropsicologica. Quest’ultima si può utilizzare in diversi contesti e non solo con la popolazione anziana. Ci sono dei casi in cui la valutazione viene richiesta da persone che hanno subito dei danni neurologici, come nel caso degli ictus o di trauma cranici causati da cadute o incidenti stradali. In queste situazioni è importante la valutazione in quanto quantifica il danno in modo oggettivo e diventa un parametro di paragone rispetto ad un intervento di riabilitazione. Inoltre, la valutazione può essere svolta anche su bambini che presentano alcuni disturbi quali l’ADHD o uno dei DSA. Il mondo della valutazione, quindi, è vasto ed eterogeneo perché dipende dalla richiesta: delle volte si utilizza anche per avere una misura delle prestazioni cognitive di atleti che gareggiano ad alti livelli; in altre circostanze c’è chi la chiede col fine a lungo termine di potenziare le proprie abilità, magari nell’ambito imprenditoriale.

A chi rivolgersi?

A questo punto c’è da chiedersi: chi svolge la valutazione neuropsicologica? Come dice la parola stessa, la neuropsicologia fonde la neurologia e la psicologia. Il valutatore è uno psicologo che ha orientato il suo percorso di studi nell’ambito neuropsicologico seguendo master e frequentando reparti in ospedali pubblici o reparti privati. Il neuropsicologo, quindi, lavora o privatamente o per conto di enti terzi. Ci si può informare sulla loro presenza nei siti relativi ai servizi territoriali. In alternativa si fissano appuntamenti domiciliari, a discrezione del singolo professionista. Ad ogni modo, negli ultimi anni sono molte le iniziative che tendono a sensibilizzare la popolazione su queste tematiche, proponendo screening gratuiti ed incontri informativi.

 

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Articolo a cura della Dott.ssa Serena Tagliente
Psicologa formata in Neuropsicologia clinica