Ognuno di noi avrà già sentito parlare almeno una volta della sindrome del tunnel carpale, un disturbo che può colpire una sola mano o entrambe.
Ne parliamo insieme al Dott. Antonio Merello, Specialista in ortopedia e chirurgia della mano.
Cos’è la sindrome del tunnel carpale?
Si tratta di una neuropatia, ovvero l’infiammazione di un nervo, il nervo mediano, che corre all’interno del polso. Questo nervo passa all’interno di quello che viene chiamato canale carpale, un canaletto di 2 cm circa, il cui pavimento è composto dalle ossa del carpo e il testo da un legamento, il legamento trasverso. Se compresso, causa una serie di sintomi dolorosi.
I sintomi
Per vari motivi questo nervo può essere compresso. Le cause possono essere molteplici: lavorative, metabolico ormonali, post traumatiche. L’irritazione genera dei sintomi fastidiosi, che possono finire per diventare danni veri e propri.
All’inizio si può accusare irritazione, formicolio, bruciore delle prime tre dita della mano colpita, fino ad arrivare all’insensibilità delle stesse. In questa condizione risulta difficoltoso eseguire i movimenti “fini” della dita come cucire. abbottonarsi la camicia, scrivere e altre attività simili.
Diagnosi e terapia
La diagnosi è prevalentemente clinica, con alcuni esami diagnostici a supporto. La terapia può essere medica nelle fasi iniziali, attraverso l’assunzione di cortisonici o farmaci neutrofici, ma nelle fasi conclamate è necessario intervenire chirurgicamente.
L’intervento consiste nell’apertura del canale carpale sezionando il legamento traverso del carpo (il tetto di questo canale).
L’intervento può essere eseguito in maniera tradizionale attraverso una mini-incisione o, eventualmente, per via endoscopica. La scelta dipende dal chirurgo alla luce del quadro clinico.
Il decorso post-operatorio
Dopo l’operazione i sintomi dolorosi scompaiono già la notte stessa dell’intervento chirurgico. I disturbi della sensibilità, invece, regrediscono gradualmente nel tempo, in rapporto al grado e alla durata della compressione del nervo. Anche l’età del paziente gioca un ruolo chiave.
I punti di sutura vengono rimossi dopo due settimane circa dall’intervento.
Nel periodo post-operatorio la mano può essere utilizzata per i comuni gesti della vita quotidiana.
Nel primo mese post-operatorio è consigliato evitare attività manuali lavorative o sportive pesanti, caratterizzate da flesso-estensioni o torsioni forzate del polso (come sollevare pesi o strizzare i panni), poiché potrebbero causare dolore o, ancor peggio, recidive della sindrome.
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