Brutte notizie per la salute mentale in Italia

Lo stato della salute mentale della popolazione in Europa e in particolare in Italia è stato segnato profondamente dagli ultimi tre anni post emergenza sanitaria legata alla pandemia. In termini di prevalenza dei disturbi mentali, il nostro Paese si posiziona sopra la media europea, con oltre un italiano su cinque che soffre di almeno un disturbo mentale. Tra i più diffusi vi sono ansia e depressione.

L’Italia si conferma ultima in Europa per il livello di benessere mentale, ma cresce la propensione a prendersene cura e parlarne. È quanto emerge dall’AXA Mind Health Report 2023, indagine condotta da Ipsos e realizzata su un campione di oltre 30 mila persone in 16 Paesi del Mondo, tra cui l’Italia. Secondo il rapporto, il nostro Paese, insieme al Giappone, presenta la più bassa percentuale di persone che avvertono uno stato di pieno benessere mentale. I soggetti più a rischio sono le donne, complice la disparità di genere avvertita nel quotidiano, e i giovani, che scontano l’effetto di un uso spesso eccessivo di tecnologie e social.

I dati italiani e la loro analisi

Il 48% degli italiani si sente solo, il dato peggiore in Europa, mentre incidono sullo stato di salute mentale anche l’impatto negativo della guerra, avvertito dal 52% del campione e l’impatto degli effetti negativi del cambiamento climatico (43%, terzi in Europa). Maggiori vittime del disagio sono le donne, che riferiscono uno stato peggiore rispetto agli uomini in tutte le fasce d’età. Sono diversi i fattori che pesano su questo divario, ma il più rilevante è la disparità di genere percepita nella vita quotidiana: oltre il 40% delle donne ha visto mettere in dubbio le proprie capacità per via del gender, 1 su 3 ha ricevuto commenti indesiderati sul proprio genere. Il disagio mentale è inversamente proporzionale all’età e i giovani risultano i soggetti più a rischio. Pesano l’incertezza sul futuro, la solitudine e l’immagine corporea, ma anche una maggiore sensibilità alla tematica del cambiamento climatico. Per il 38% dei giovani, inoltre, tecnologia e social media hanno un impatto negativo sul proprio benessere mentale.

Le misure per la salute mentale adottate

Nel nostro Paese, negli ultimi anni sono state adottate alcune misure per affrontare la le problematiche legate alla salute mentale. Oltre all’istituzione del bonus psicologo, a marzo 2023 si è insediato presso il Ministero della Salute il nuovo Tavolo tecnico per la Salute Mentale, composto da esperti del settore. “Siamo partiti con una serie di audizioni, circa 20“, spiega il coordinatore del tavolo, il Prof. Alberto Siracusano. “Il fine è essere inclusivi e cercare di potenziare dati che appaiono drammatici. Apparteniamo a un terzo mondo rispetto alla salute mentale, bisogna investire e fare un grande sforzo, trovare un nuovo linguaggio che descriva la necessità. Dobbiamo entrare in temi di emergenza come salute mentale e giustizia e serve una Relazione annuale sulla salute mentale, come avviene per altri ambiti“.