Le bellezze stilistiche e culinarie di Porto Venere

Portovenere è un borgo medievale della riviera ligure situato a sud delle Cinque Terre sulla sponda occidentale del promontorio del Golfo della Spezia. Situata all’interno del Golfo dei Poeti, Portovenere è uno dei posti più apprezzati di tutta la Liguria, è un incantevole borgo che merita una visita di almeno qualche ora, senza dimenticare anche le tre piccole isole che si trovano davanti a lei: la Palmaria, il Tino e il Tinetto. E’ raggiungibile dalle Cinque Terre con un servizio marittimo e da La Spezia con autobus dalla stazione centrale.

I suoi scorci emozionanti e gli scenari folgoranti hanno attirato, nel corso dei secoli, artisti quali Montale, Wagner e Lord Byron, che la scelsero come meta dei loro soggiorni. Le sue bellezze, la sua posizione, i suoi colori, le antiche chiese, le isole pittoresche e le numerose grotte. Si racconta che il nome derivi da un tempio dedicato alla dea Venere Ericina, che si trovava esattamente nel luogo dove oggi sorge la chiesa di San Pietro. Le case che si affacciano sul porto sono molto caratteristiche, alte, strette con facciate dai colori forti (rosso e giallo). Sul promontorio, arrampicata sulla scogliera vicino al Castello, si trova la Chiesa San Pietro risalente al V Secolo, costruita su un antico tempio romano.

Cosa vedere a Portovenere?

  1. Chiesa di San Pietro. Affascina per la sua linearità, è a fasce bianche e nere, è il biglietto da visita con cui Portovenere si presenta a chi arriva in traghetto. Arroccata su uno sperone a strapiombo sul mare, è formata da due edifici: uno in stile romanico, antico e l’altro gotico, più recente. Fu costruita nel 1198 sui resti di un vecchio tempio pagano, è piccola, spoglia e molto semplice.
  2. Grotta di Lord Byron. “Questa grotta ispiratrice di Lord Byron ricorda l’immortale poeta che ardito nuotatore sfidò le onde del mare da Portovenere a Lerici”. A pochi metri dalla Chiesa di San Pietro si apre la grotta Arpaia, meglio nota come la Grotta di Lord Byron, in onore e memoria dell’artista inglese che, proprio in questo luogo, traeva ispirazione e meditazione per le sue opere letterarie.
  3. Porta del Borgo e Centro storico. Il centro storico si sviluppa parallelo al lungomare, l’accesso antico, rimasto intatto dal XII secolo, è rappresentato dalla cosiddetta Porta del Borgo. Qui, il bello è passeggiare senza meta, perdersi tra i vicoli e lasciarsi sorprendere da deliziose piazzette che improvvisamente fanno capolino. Ma il centro storico è anche il fulcro della vita commerciale del paese: numerosi sono infatti i negozi di souvenir, le botteghe artigiane, i bar, le focaccerie, le friggitorie e quant’altro.

Cosa mangiare a Portovenere?

La tradizione a Portovenere mette in tavola: il minestrone con le verdure di stagione, gli spaghetti col sugo di muscoli, i muscoli ripieni (nel ripieno generalmente si metteva un po’ di muscoli crudi, un po’ di pane inzuppato nel latte, uova, formaggio, aglio, prezzemolo e un pizzico di noce moscata), la frittura di pesce (triglie innanzitutto). Piatto frequente anche la mes-ciùa (una minestra di cereali e legumi mescolati: orzo, farro, fagioli…), la Torta Pasqualina e lo Scabeccio, una marinatura con aceto, cipolla, ecc., che si può conservare anche per una settimana. Tuttavia i piatti tradizionali propriamente della festa erano la gallina ripiena (in brodo) ed i ravioli. Di dolce poi c’è il tipico buccellato (farina, uova, zucchero, un po’ di burro, un po’ di buccia di limone grattugiata; nell’impasto, volendo, mezzo bicchierino di marsala o di vermouth).