Nido o nonni: questo il dilemma

La decisione non è delle più semplici e soprattutto mette sempre in estrema difficoltà i neogenitori: meglio lasciare i figli piccoli al nido o chiedere l’aiuto dei nonni? Allontanarsi anche per molte ore al giorno risulta pesante per mamma e papà ma spesso non ci sono alternative. L’opzione nonni è più sicura e gratuita, quella nido invece ha una retta variabile ma non sostenibile da tutti.

Cos’è meglio per i bambini

Le considerazioni svolte nelle analisi degli esperti sono di tipo puramente oggettivo. La loro valutazione è stata fatta considerando un principio assoluto, ossia cosa è meglio per i bambini in ogni caso. Pertanto è chiaro che soluzioni differenti sono spesso dettate dalle esigenze personali. Il nido va pagato e di conseguenza bisogna sostenere un costo elevato. Molte famiglie non hanno questa disponibilità economica e quindi necessariamente devono rivolgersi ai familiari come nonni ma anche zii. Viceversa per le coppie che si trovano a vivere lontane dal nucleo familiare è impossibile rivolgersi ai conoscenti e parenti e perciò il nido è l’unica soluzione possibile.

La parola agli esperti, pro e contro

Secondo gli esperti del settore, la crescita sin dalla tenera età con i nonni o, in alternativa, al nido forma persone differenti. In particolare, è emerso dagli studi che i bambini cresciuti al nido, dunque non in un contesto familiare, tendono a inserirsi meglio nella società, ad avere un carattere più deciso e anche a sviluppare meglio parola e altre abilità. Quello che sembra come un passaggio ottimale, dai genitori ai nonni, invece non lo è. Questi tendono a coccolare il piccolo, a renderlo il centro del mondo e per questo il bambino si “culla” su questa sua posizione, come se continuasse ad essere in casa con mamma e papà.

Quando invece si trova al nido deve aguzzare i suoi sensi, scoprire, provare anche quello smarrimento che risulta utile alla sua personalità. Per questo gli educatori non hanno alcun dubbio: non solo il nido è meglio per la crescita del bambino rispetto ai nonni ma è anche interessante scoprire quanto i “no” e le imposizioni per l’educazione facciano bene allo sviluppo e alla comprensione futura. Essere troppo deboli, teneri e permissivi rischia di compromettere quello che sarà il suo atteggiamento futuro e quindi non è affatto un bene per lui e per la sua crescita.