Le malattie silenziose degli occhi

Le retinopatie e le maculopatie, patologie oculari gravi che comportano la progressiva perdita della vista, sono anche tra le più insidiose perché “silenziose”: si sviluppano senza sintomi evidenti sino a quando lo stadio non è così avanzato da compromettere la capacità di leggere, scrivere, riconoscere il volto delle persone, e compiere gesti anche semplici come infilare le chiavi nella serratura o versare l’acqua nel bicchiere. “Proprio per questo è fondamentale sottoporsi a controlli preventivi regolari, specialmente nelle fasce di popolazione più a rischio” è questo l’appello lanciato da Massimo Ligustro, presidente del Comitato Macula, l’Associazione dei pazienti affetti da maculopatia e retinopatia, a tutta la popolazione over 50, considerata la fascia più esposta, e in particolare a chi soffre di patologie predisponenti come il diabete.

I dati dell’indagine di TestaLaVista

L’allarme arriva all’indomani di una recente indagine svolta da TestaLaVista, lo strumento di prevenzione online promosso dal Comitato Macula, dopo quasi due anni di attività e di raccolta dati. Oltre 40mila i partecipanti, di cui 17mila di età superiore ai 55 anni: di questi, ben il 50% ha dichiarato di non aver svolto negli ultimi due anni una visita oculistica completa. Percentuale che sale al 54% se si considera la fascia d’età 55-64 anni e che si attesta sul 46% se si fa riferimento agli over 65 anni.

La prevenzione è necessaria per queste patologie

I numeri forniti dal Comitato Macula dimostrano una scarsa attenzione verso patologie che possono provocare la perdita progressiva della vista, come l’edema maculare diabetico” commenta il Prof. Giuseppe Querques, specialista in Oftalmologia dell’Università Vita-Salute, IRCSS San Raffaele, Milano. “Patologie che, invece, se individuate e trattate precocemente, potrebbero essere tenute sotto controllo con ottimi risultati. Il mio invito ai cinquantenni che non si siano mai sottoposti a una visita oculistica completa, è di farlo il prima possibile. Il medico svolgerà un accurato esame del fondo oculare e, qualora lo ritenga necessario, potrà sottoporre il paziente a un eventuale esame OCT (tomografia a coerenza ottica) o indirizzarlo presso un centro oculistico dotato di questo macchinario sofisticato ma oggigiorno di largo utilizzo e diffusione.”