La Giornata mondiale della zanzara

Uccide 700mila persone l’anno, 13 volte in più dei serpenti. Al mondo ci sono circa 3mila specie e 70 sono solo in Italia, ma oggi si è scelto comunque di festeggiarla: oggi è la Giornata della Zanzara. La scelta di ricordarla è per onorare il medico britannico Sir Ronald Ross, il primo a scoprire la correlazione tra la puntura di una zanzara femmina Anopheles e la malaria. La scoperta risale al 1897 e gli valse il conferimento del premio Nobel nel 1902. La malaria è una malattia molto diffusa nei Paesi tropicali e affligge circa 290 milioni di persone ogni anno causando oltre 400mila morti. Al momento, la ricerca sta procedendo nello sviluppo di un vaccino da somministrare ai bambini che vivono in contesti a rischio.

Per colpa dell’effetto del cambiamento climatico, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oggi metà popolazione mondiale è a rischio. La zanzara Dengue ne è un esempio, causando circa 100-400 milioni di infezioni. “Iniziano a svegliarsi” spiega Gérard Duvallet, entomologo dell’Università francese di Montpellier, “quando ci sono 15 gradi, poi, non appena le temperature si alzano fino ai 20/25 gradi, sono, diciamo così, in piena forma“. Questo vuol dire che, con l’inizio della primavera, si avvia quel processo che, a breve, porterà nelle nostre case il fastidioso insetto: “Fastidiose sono in particolare le zanzare femmine. Sono solo loro a pungerci, mentre i maschi si nutrono esclusivamente con le piante. Il nostro sangue serve loro per sviluppare poi le uova e quindi per riprodursi. Ci iniettano due sostanze: la prima per facilitare l’aspirazione, mentre la seconda contiene un principio attivo che danneggia i tessuti umani. Ciò per non farci sentire dolore e quindi per impedire che la nostra reazione immediata possa ucciderle” continua Duvallet.

Le preoccupazioni degli italiani

Il 90% degli italiani ritiene che l’insetto sia presente nel proprio Comune di residenza, mentre il 69,3% sostiene di avere la sensazione che, negli ultimi tre anni, la percentuale di diffusione sia decisamente aumentata. Il risultato di un sondaggio, commissionato su un campione di duemila intervistati da un’azienda leader nella produzione di zanzariere, fotografa un rapporto che, a giusta ragione, può definirsi complesso: “Abbiamo voluto fare luce su uno dei problemi che affliggono i cittadini durante i mesi primaverili ed estivi”, afferma Marco Marcantoni, Ceo di Sharknet.La conferma è che si tratta di una questione che sta a cuore praticamente a tutti. L’84,7% degli intervistati va anche oltre e si dimostra consapevole dei rischi sanitari e del fatto che una puntura può veicolare patogeni. La malattia del West Nile è infine la più conosciuta, mentre la zanzara tigre è quella più temuta“.

La temuta zanzara tigre

La zanzara tigre, appunto. Una presenza che è conseguenza dei cambiamenti climatici, cambiamenti che presto potrebbero portare altre spiacevoli sorprese. Secondo recenti studi scientifici, pubblicati su Biology Letters, l’avanzare degli insetti, che portano la malaria, corre a ritmi sostenuti e non è escluso che presto potrebbe raggiungere anche il Vecchio Continente: “Nessun allarme, per carità. Ma è una questione da non sottovalutare. Per l’Africa innanzitutto, che paga un prezzo salatissimo, ma anche per il resto del mondo. Il riscaldamento globale, lo dicono diverse ricerche autorevoli, moltiplica i vettori e quindi la diffusione di nuove e vecchie malattie. Dal virus Zika alla febbre Dengue, fino al ritorno del colera” continua Marcantoni.

Cosa fare per allontanarle

Per evitare che le zanzare infestino i luoghi in cui ci troviamo ci sono alcune buone pratiche da mettere in atto per tenerle lontane. Innanzitutto, è bene coltivare piante dalle note proprie proprietà repellenti: sono perfetti gerani, calendula, lavanda e citronella. È inoltre fondamentale monitorare acque stagnanti e luoghi alto tasso di umidità. Proprio quest’ultima favorisce il deposito delle uova degli insetti “succhia sangue”. Utile anche l’applicazione di repellenti sulla pelle, in crema o spray, e indossare abiti chiari che coprano braccia gambe.