Fregature e shopping compulsivo, tutto sul periodo dei saldi
Il mese di luglio è arrivato e insieme a lui a breve inizieranno anche i famigerati saldi. I saldi estivi 2023, permetteranno di approfittare di sconti e promozioni di fine stagione, con prezzi che interessano da Nord a Sud tutti i negozi del Paese, riguarderanno gli e-commerce, per la gioia di chi ama fare shopping online. In Italia la data scelta da quasi tutte le Regioni è il 6 luglio (con alcune eccezioni) per una durata di circa 6 settimane. Attenzione solo agli “sconti farlocchi”, ovvero alla pratica spesso utilizzata dai negozi di alzare il prezzo di un prodotto prima di applicare appunto la scontistica, guadagnando comunque più del dovuto. I commercianti poco onesti non potranno più farlo: avranno infatti l’obbligo di indicare, oltre alla percentuale di sconto e al prezzo finale, anche il prezzo più basso (non più il prezzo di listino) applicato per la clientela nei 30 giorni precedenti.
Qualche consiglio per non rimanere fregati
- È bene, nei giorni che precedono i saldi, accertarsi di cosa sia effettivamente necessario comprare, per evitare acquisti inutili e non lasciarsi influenzare dai prezzi convenienti.
- Conservare lo scontrino per eventuali cambi.
- Diffidare di sconti superiori al 50% e osservare i prezzi dei negozi nei giorni precedenti. I negozianti possono gonfiare il prezzo vecchio per poi aumentare la percentuale di sconto ed invogliare di più all’acquisto. Conoscere il vero prezzo di partenza, può aiutare a non farsi ingannare.
- I negozianti sono tenuti a esporre il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed la percentuale dello sconto, tutto chiaro e perfettamente leggibile: quando queste condizioni non si verificano, meglio prestare particolare attenzione.
- Il cambio merce si può effettuare, in periodo di saldi, se la merce è difettosa. Viceversa, il negoziante può rifiutarsi di procedere col cambio se il cliente ha cambiato idea sull’acquisto.
Dai saldi all’acquisto compulsivo è un attimo
In Italia si stima che il 5,5 % della popolazione, in prevalenza donne trai 20 e i 30 anni soffra di shopping compulsivo. Nella letteratura scientifica è spesso associato ad altri disturbi come il disturbo ossessivo-compulsivo, i disturbi d’ansia e i disturbi depressivi. È sempre più facile acquistare, lo si può fare con il telefono, con il computer, ormai comprare è talmente semplice che può a volte la situazione può “sfuggire di mano” trasformandosi in shopping compulsivo.
Molte persone acquistano anche per coccolarsi un po’ o per allentare lo stress ma dov’è allora il confine? Ciò che caratterizza il comportamento patologico dell’acquisto è l’impulsività, il non riuscire a resistere ad acquistare, qualsiasi cosa, anche oggetti inutili e costosi, al di sopra delle proprie possibilità economiche. La persona avverte frequentemente l’impulso incontrollabile di acquistare ed è proprio qui che risiede la differenza ovvero nella capacità/incapacità di controllo. Le persone dipendenti dagli acquisti invece, non riescono a controllare i propri impulsi e acquistano nonostante le conseguenze. Nelle prossime settimane toccheremo l’argomento con le nostre psicologhe di riferimento.