La tiroide è una ghiandola endocrina posta alla base del collo, davanti alla trachea, formata da due lobi, uno destro e uno sinistro, uniti rispettivamente da un istmo. La funzione della tiroide è quella di produrre e immettere direttamente nel sangue i cosiddetti ormoni tiroidei: la T4 (Levotiroxina) e la T3 (Triiodotironina), differenziati dalla presenza di iodio all’interno della loro molecola.

«Gli ormoni tiroidei sono molto importanti e regolano tutti i metabolismi principali» – spiega il Dott. Manlio Cabria, Medico Nucleare, Dirigente responsabile della Struttura Complessa di Medicina Nucleare e coordinatore del Centro della Tiroide dell’Ospedale Galliera.

Gli ormoni tiroidei

Sia la T4 che la T3 sono ormoni anabolizzanti, che producono e stimolano la produzione di proteine. «La loro azione inizia già durante la vita embrionale, fetale e neonatale. Proprio per questo, è molto importante che l’apporto e la quantità di ormoni tiroidei durante la gravidanza sia appropriato – spiega il Dott. Cabria – dal momento che gli stessi sono fondamentale quando avviene la formazione del sistema nervoso centrale, del sistema scheletrico e di tutti gli apparati del bambino».

Le funzioni principali degli ormoni tiroidei riguardano sia il sistema nervoso centrale che l’accrescimento scheletrico e muscolare, ma sono coinvolti nella funzionalità renale e polmonare, nella termoregolazione dell’organismo e nel processo di sudorazione. Proprio per questo, «la T3 e la T4 sono fondamentali per ogni metabolismo anabolico del nostro corpo».

«Nella vita intra-uterina – conclude lo specialista – fino a circa al quarto mese di gravidanza il bambino non è in grado di produrre l’ormone tiroideo, dunque vive e si accresce solo per quello prodotto dalla mamma. Dal quarto mese in poi, invece, il piccolo ha già una tiroide formata, ragion per cui può provvedere da sé alla loro produzione».

Approfondiamo l’argomento con il Dott. Cabria.

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