L’importanza di scrivere i propri pensieri

Da adolescenti, molti di noi avranno avuto l’abitudine di tenere un diario segreto per confessare i loro pensieri e le loro paure senza il timore di essere giudicati dagli altri. Era confortevole esprimere tutti quei pensieri, tirarli fuori dalla testa e metterli su carta. Crescendo poi si tende ad accantonare questa piccola valvola di sfogo.

Ma i suoi vantaggi valgono anche in età adulta. Adesso questa pratica si chiama “journaling”: si tratta semplicemente di scrivere i propri pensieri e sentimenti per poterli comprendere più chiaramente. E se si soffre di stress o ansia, tenere un diario potrebbe essere ancora di più un’ottima idea. Può aiutare ad acquisire il controllo delle emozioni e dare respiro alla propria salute mentale.

Approfondiamo l’argomento andando a capire, anche grazie al contributo di due psicologhe, i vantaggi di questa buona pratica.

Quali sono i vantaggi di scrivere un diario?

Uno dei modi per affrontare qualsiasi emozione travolgente è trovare il modo giusto per esprimerle. Ciò rende un diario uno strumento utile nella gestione della propria salute mentale.

Tenere un diario aiuta a controllare i sintomi e a migliorare il tuo umore:

  • Ti aiuta a dare priorità a problemi, paure e preoccupazioni;
  • Contribuisce a monitorare quotidianamente i sintomi in modo da poter riconoscere i fattori scatenanti e apprendere modi per controllarli al meglio;
  • Fornisce l’opportunità per un dialogo interiore positivo e identifica pensieri e comportamenti negativi

Gli studi hanno dimostrato che vari tipi di journaling possono aiutare a ridurre i sintomi di ansia e depressione, e persino migliorare la propria memoria.

“Scrivere su un diario migliora la propria salute mentale e consente di alleviare lo stress perché può fornire uno spazio sicuro per scaricare pensieri e sentimenti repressi”, afferma la Dott.ssa Carla Manly, psicologa clinica californiana. “In generale, che sia dopo una sessione di terapia o subito dopo una lunga giornata, si tratta di uno spazio sicuro dove tirare fuori tutto”.

La Dott.ssa Sabrina Romanoff, psicologa di New York, spiega che può contribuire anche a guardare i tuoi pensieri in modo più obiettivo: “Spesso affrontiamo i nostri pensieri come fatti che possono metterci in pericolo, soprattutto quando sottostiamo ai nostri pensieri più ansiogeni”, afferma. “Il processo di lettura di un pensiero distorto al di fuori della tua mente può fornire una prospettiva alternativa e aiutarti a vedere le cose in maniera più chiara”.

Quando sarebbe meglio scrivere sul proprio diario?

Non bisogna “obbligarsi” a scrivere, ma sarebbe semplicemente necessario renderlo parte della propria routine. “Ad esempio, prova a scrivere mentre svolgi un’attività che ti piace, come bere il caffè alla mattina, o alla sera davanti alla TV” spiega la Dott.ssa Manly.

La psicologa consiglia però di tenere il proprio diario fuori dalla camera da letto: “Spesso esprimiamo alcuni pensieri scomodi o molto intensi, che vogliamo tenere lontani dal tempio sacro della camera da letto. Vogliamo che il nostro spazio per dormire sia sereno e tranquillo”.

Cosa dovresti scrivere nel tuo diario?

Uno degli elementi chiave del journaling è eliminare il giudizio degli altri dal proprio processo di scrittura, spiega la dott.ssa Manly. Le persone tendono a pensare troppo alla grammatica e al contesto di ciò che stanno scrivendo oppure a chiedersi cosa accadrebbe se qualcun altro leggesse il loro diario. “È necessario mettere da parte qualsiasi tipo di giudizio – spiega la psicologa clinica – perché se non lo fai, stai effettivamente danneggiando il tuo processo di espressione”.

“Un modo utile di scrivere può essere quello di creare un registro dei pensieri – afferma la Dott.ssa Romanoff – Questo tipo di journaling è incentrato su un evento o una situazione scatenante che ha suscitato in te una forte reazione. Per provarlo, annoterai il pensiero associato a quel momento, la conseguenza o il comportamento di quella reazione e poi, cosa più importante, creerai una contro-affermazione razionale ad esso.”

Ad esempio, supponiamo che il tuo capo al lavoro si sia arrabbiato con te. “Il tuo pensiero potrebbe essere: ‘Devo aver fatto un errore. Mi licenzierà di sicuro'”, spiega la psicologa. La conseguenza, quindi, è che potresti sentirti triste e ansioso e passerai il tempo a ossessionarti per l’errore commesso. In questa situazione, la contro-affermazione razionale potrebbe essere: “‘Il mio capo sarebbe potuto essere stato arrabbiato per qualsiasi altra cosa. Di solito sono contenti del mio lavoro, quindi anche se ho commesso un errore ‘non è un grosso problema.'”

Un’altra opzione è quella di provare un diario guidato. “I diari guidati sono utili per le persone che non sono sicure su come iniziare a scrivere un diario o su cosa vorrebbero lavorare”, spiega la Dott.ssa Romanoff.

La psicologa Manly aggiunge che si possono anche utilizzare dei piccoli suggerimenti per guidare il processo di scrittura. Ecco alcuni dei suoi preferiti: “Per cosa sono grato?” “Cosa voglio lasciare andare nella mia vita?” “Cosa voglio portare nella mia mente?” Quali sono i pensieri che mi bloccano nella vita?” “Cosa e chi apprezzo nella vita?”

Ricordiamo che il journaling non sostituisce in alcun modo la consulenza privata con un professionista della salute mentale.