Con l’arrivo dell’inverno, gli amanti degli sport sulla neve si preparano per affrontare le piste con entusiasmo e passione: la settimana bianca rappresenta un’occasione unica per abbracciare la bellezza dei paesaggi innevati e sperimentare l’emozione degli sport invernali. Tuttavia, per massimizzare il divertimento e la performance sugli sci, è fondamentale considerare attentamente cosa mettiamo nel nostro piatto.
L’alimentazione gioca un ruolo cruciale nel garantire livelli ottimali di energia, resistenza e recupero anche (e non solo!) durante le giornate intense sulla neve.
Ma cosa mangiare prima e dopo per non arrivare sulle piste appesantiti o scarichi?
Alimentazione sulla neve, i consigli del dietista
Innanzitutto occorre ricordare che lo sci è un’attività che richiede un grande impegno energetico e si possono consumare dalle 200 alle 600 kcal in un’ora, a seconda del grado di allenamento. «E il clima freddo contribuisce ad aumentare il dispendio energetico poiché attiva i processi di termoregolazione corporea», spiega Manuela Rosati, dietista presso il Presidio Ospedaliero di Atri (Teramo). Via libera quindi alla principale fonte di energia per l’organismo, ossia i carboidrati, che devono fornire il 55-60% dell’apporto calorico totale. Non bisogna pertanto farsi mancare pane, pasta o altri cereali.
Sono consigliabili pasti completi, con un paio di spuntini intermedi e alimenti di facile digeribilità, per non compromettere la prestazione fisica con un processo digestivo prolungato. «Sì a una colazione completa, con pane integrale tostato e poco affettato magro e un frutto, o ancora uno yogurt bianco con muesli e un dolce semplice, oppure un pancake con miele e una spremuta», consiglia l’esperta.
L’importante è mangiare almeno un’ora prima di sciare, per essere certi di aver digerito prima dello sforzo fisico. «A pranzo e a cena può essere utile un piatto unico a base di cereali e legumi, una zuppa calda, oppure pasta o polenta con ragù o formaggio, accompagnati sempre da un contorno di verdure e ortaggi».
Come spuntino è concesso un po’ di cioccolato fondente, di frutta secca o una piccola porzione di strudel alle mele.
Per reintegrare i liquidi persi nelle ore di attività fisica, assicurarsi di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, ma attenzione ai superalcolici! Spesso utilizzati per riscaldarsi, ottengono un effetto paradossalmente opposto. Come ci spiega la nostra esperta, «causano vasodilatazione, favorendo la dispersione del calore e peggiorando la disidratazione». Per scaldarsi, dunque, meglio una tisana fumante. Non corretta, ovviamente!
Articolo a cura di Giorgia Martino
Giornalista, Ufficio Stampa e Content Editor