Non una data casuale: quest’oggi – 4 gennaio 2022 – si celebra tradizionalmente la 213a Giornata mondiale dell’alfabeto braille, in occasione della data di nascita del suo inventore, Louis Braille, avvenuta per l’appunto il 4 gennaio 1809.

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L’alfabeto braille rappresenta un sistema innovativo e rivoluzionario, grazie al quale migliaia di persone affette da disabilità visiva hanno avuto la possibilità di leggere e scrivere.

Alfabeto Braille: di cosa si tratta

Stando alle stime dell’OMS, oggi nel mondo oltre 1,3 miliardi di persone avrebbero problemi visivi. Tra queste, ben 36 milioni sarebbero vittime di cecità totale.

Il braille è un sistema di scrittura e lettura per non-vedenti, messo a punto dal francese Louis Braille nella prima metà del XIX secolo.

Appena adolescente, fu proprio Louis Braille a ideare il codice alfabetico che è rimasto pressoché invariato fino ad oggi: sei punti in rilievo, appositamente posizionati all’interno di un rettangolo ideale e di uno spazio corrispondente a quello del polpastrello del dito indice.

Questo particolare alfabeto si basa sulla combinazione dei suddetti sei punti – percepibili al tatto proprio perché in rilievo – le cui molteplici possibili combinazioni possono corrispondere a lettere dell’alfabeto, numeri, segni di interpunzione, simboli matematici, informatici, musicali e chimici, permettendo così anche a coloro che risultino affetti da disabilità visiva di riuscire a comunicare per iscritto, abbattendo parte delle barriere di cui sono vittime.

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