Si celebra oggi, 18 novembre, la Giornata europea per l’uso consapevole degli antibiotici. L’iniziativa ha come obiettivo sensibilizzare la popolazione, alle volte ignara, sulla minaccia rappresentata dalla resistenza agli antimicrobici (di cui i più temuti al momento risultano gli antibiotici) e sull’importanza di un loro uso prudente. In Europa, gli ultimi dati confermano che il numero di pazienti infettati da batteri resistenti è in costante aumento.

L’usi prudente degli antibiotici contrasta i decessi

Si calcola che, ogni anno, 33.000 persone muoiono per un’infezione dovuta a batteri resistenti agli antibiotici. A livello globale, invece, nel 2019 sono stati stimati quasi 5 milioni di decessi associati alla resistenza agli antibiotici, di cui circa 1.3 milioni attribuibili direttamente a batteri resistenti. L’uso prudente degli antibiotici rappresenta dunque l’arma vincente per contrastare l’insorgenza dei batteri resistenti e aiuta a preservarne l’efficacia, perché possano così essere utilizzati anche dalle generazioni future.

Senza antimicrobici la medicina moderna è a rischio

Misure inadeguate di prevenzione e controllo delle infezioni, mancanza di acqua potabile e di servizi igienici, così come smaltimento inadeguato degli antimicrobici, sono tutti fattori che favoriscono la diffusione di microrganismi, fra cui quelli resistenti. Senza antimicrobici efficaci, il successo della medicina moderna potrebbe essere a rischio, ad esempio per interventi chirurgici gravi o per il trattamento chemioterapico di tumori.

La parola chiave è collaborazione

Per raggiungere l’obiettivo della campagna del 2022, “Prevenire insieme l’antibiotico-resistenza”, la parola chiave è collaborazione, anche attraverso una comunicazione efficace e mirata. Le acquisizioni più importanti sul problema sono ormai ben note: la resistenza antimicrobica è uno dei 10 principali problemi sanitari mondiali, dichiarata come tale dall’Oms, e rappresenta una minaccia per l’uomo, gli animali, le piante e l’ambiente.