Come è noto ai più, oltre a rilassare il corpo – e ad offrire importanti azioni antinfiammatorie – le terme fanno bene anche allo spirito, migliorando la qualità del sonno e rilassando la mente.
Ci avevano visto lungo già gli antichi romani quando, in tempi “non sospetti”, hanno realizzato i primi calidari e le prime terme presso le aree termali naturali cui venivano via via in contatto. Lo stesso termi da loro scelto per indicare questi luoghi magici (il sostantivo thermae, calco dell’analoga parola greca) evoca il caldo, l’estate, il benessere.
Oggi i centri termali sono strutture evolute e qualificate, spesso dei veri e propri presidi sanitari specializzati nella prevenzione, nella riabilitazione e nella cura di svariate patologie, con modalità e peculiarità diverse a seconda del luogo. E, soprattutto, sono quasi tutte convenzionate col servizio sanitario nazionale, ragion per cui il costo di una prestazione può equivalere semplicemente quello del ticket.
Ma perché le cure termali fanno così bene?
Le proprietà terapeutiche delle acque termali dipendono dai loro elementi costituenti, diversi da sorgente a sorgente. Zolfo, iodio, cloro, ferro, calcio e microelementi di altre sostanze. Fondamentale, a sua volta, è la temperatura naturale dell’acqua, oltre alle sue caratteristiche chimiche e fisiche.
I benefici delle acque termali, in particolare di quelle italiane, sono davvero tanti. Di conseguenza, anche le patologie che possono essere trattate presso le fonti termali sono molteplici. Le prime che possiamo citare sono malattie reumatiche, come l’osteoporosi e i reumatismi extra articolari. Seguono le patologie vascolari, i disturbi respiratori come bronchiti e faringolaringiti, le malattie della pelle quali psoriasi e dermatiti, i calcoli delle vie urinarie e i problemi al fegato e allo stomaco. Ma non solo. Spesso alle terme è possibile lenire anche malattie ginecologiche, così come conseguenze del parto o di interventi chirurgici.
La medicina naturale messa in atto alle terme è, dunque, dovuta alle proprietà delle acque, che devono preventivamente essere certificate come terapeutiche, rispondendo a specifici requisiti fissati dal Ministero della Salute.