L’ insufficienza venosa cerebrospinale cronica

L’ insufficienza venosa cerebrospinale cronica (CCSVI) e’ una patologia vascolare congenita che comporta la presenza di stenosi (restringimenti), malformazioni venose e collateralizzazione (formazione di vasi collaterali) del flusso nelle principali vene del collo che drenano il sistema nervoso centrale. Queste alterazioni sono state associate con gradienti di pressione significativi misurati lungo le stenosi e anomalie venose presenti nella vena azygos e/o nelle vene giugulari interne (IJV). Ne abbiamo parlato con uno dei massimi esperti in Italia di questa patologia, il il Dott. Tommaso Lupattelli chirurgo vascolare e radiologo interventista.

L’intervista al Dott. Lupattelli

Questa condizione a quali patologie viene correlata Dott. Lupattelli?La presenza di stenosi della vena IJV e/o della vena azygos” spiega lo specialista, “limita il normale flusso di sangue dal cervello e dal midollo spinale e può essere un fattore importante nell’insorgenza di alcune patologie , principalmente la malattia di Meniere, la cefalea cronica refrattaria ai farmaci e la sclerosi multipla, dove l ‘infiammazione perivenosa (attorno alle vene) multifocale o demielinizzazione (assottigliamento o perdita della guaina mielinica, lo strato che ricopre le fibre nervose) nel sistema nervoso centrale è risaputo essere una conseguenza della rottura della barriera emato-encefalica a causa di aumento della pressione transmurale, seguita da stravaso di globuli rossi, plasma e ferro, con conseguente danno alla tolleranza immunitaria e la propagazione a cascata di eventi infiammatori e risposte immunitarie che possono persistere nel tempo“. Il Dott. Tommaso Lupattelli ha costituito un gruppo multidisciplinare di fama internazionale “Brain flow team” , per la diagnosi ed il trattamento dell’insufficienza Venosa Cerebrospinale che ha trattato mediante angioplastica circa 2000 pazienti dal 2010 ed ha pubblicato la sua casistica dei primi due anni (1200 pazienti) sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Vascolary Surgery.

Il Team brain Flow come si inserisce nel contesto della ricerca su questa malattia? E quanti sono i paziente attualmente trattati?Nel corso degli ultimi anni lo studio della CCSVI ha comportato un netto miglioramento delle conoscenze di questa affezione vascolare- prosegue l’esperto- grazie anche alla definizione di criteri diagnostici e terapeutici che hanno consentito un miglioramento dei risultati clinici nei pazienti sottoposti al trattamento di angioplastica percutanea delle ostruzioni venose sovracitate. La letteratura scientifica internazionale, sebbene ancora in parte controversa anche e soprattutto per la grande complessità e vastità delle patologie potenzialmente coinvolte dalla concomitante possibile o accertata presenza della CCSVI, ha evidenziato progressivamente l’assoluta necessita’ di approfondire sempre di piu’ questa grande scoperta nel campo delle neuroscienze. Il Team brain Flow” conclude Tommaso Lupattelli, “si occupa attivamente della diagnosi è trattamento della CCSVI dal 2010 e’ ha al suo attivo una casistica di più di 2700 pazienti trattati”.

Il punto sulla CCSVI in un simposio nell’ambito della Settimana Mondiale del cervello.

Lo stato dell’arte, le più recenti evidenze e conoscenze in merito all’ Insufficienza Venosa Cerebrospinale cronica, sono state al centro della relazione curata dal Dott. Tommaso Lupattelli Specialista in Chirurgia Vascolare e Radiologia Interventistica Gruppo Gvm Care & Research nell’ambito di un simposio che si è tenuto a Milano in occasione della settimana mondiale del cervello. Il talk dal titolo “Il cervello regista della Salute” ha visto a confronto medici, neuroscienziati, esperti di Intelligenza Artificiale, specialisti della salute mentale in una presentazione, moderata da Susanna Messaggio, nell’ambito della quale hanno relazionato su temi avvincenti che riguardano la scienza del cervello e le sue interconnessioni con la salute psicofisica.