I nostri arti inferiori non servono solo a farci camminare e a scoprire il mondo. Giocano un ruolo importante anche nel sistema cardiovascolare di ognuno di noi, contribuendo a una corretta circolazione sanguigna.

Il caldo di questi giorni affatica molto le nostre gambe, rendendole pesanti e provocando il ristagno dei liquidi. Spingere il sangue dal cuore verso i piedi è un lavoro che il nostro corpo svolge quotidianamente grazie alla pompa cardiaca che, a sua volta, viene aiutata dalla gravità. Il sangue, però, non riuscirebbe a fare il percorso inverso e a risalire attraverso il sistema venoso profondo se non grazie all’aiuto della “pompa muscolare” presente nei nostri piedi.

In corrispondenza della pianta dei nostri piedi è presente, infatti, la cosiddetta “soletta Lejars”, una sorta di spugna che, ad ogni passo, si riempie di sangue refluo per poi spingerlo, quando poggiamo il piede a terra, su per la rete venosa. Va da sé che, se però passiamo la giornata seduti, senza muoverci e senza camminare, la pompa muscolare non funziona in maniera ottimale. Ciò causa un ristagno di liquidi, sangue e linfa nel punto più basso del corpo. Tacchi, postura, giornate passate in piedi e anche il caldo estivo – con la conseguente vasodilatazione – concorrono a loro volta a causare la sopraccitata insufficienza venosa.

Gambe gonfie e pesanti: cosa fare?

«Come è facile intuire, i principali rimedi a questo genere di problema – spiega Rosy Trindade, estetista e titolare del Brazilian Beauty Center di Milano – iniziano con il dedicare almeno 30 minuti al giorno ad una passeggiata a passo regolare o ad altra attività sportiva, che faccia lavorare la pompa plantare in maniera sufficientemente efficace. Nei casi più evidenti di insufficienza venosa può essere, poi, consigliabile indossare delle calze a compressione graduata. Queste, infatti, sono in grado di comprimere, con compressione decrescente, dalla caviglia a salire fino al ginocchio o alla coscia. In questo modo viene favorito il ritorno del sangue al cuore migliorando la circolazione venosa».

Ma che altri sistemi esistono?

Rimedi topici e sistemici

Mirati al drenaggio dei liquidi in eccesso sono, poi, anche diversi prodotti sia topici che sistemici. Nel primo caso si tratta di spray rinfrescanti, che svolgono un’azione emolliente, lenitiva e rinfrescante. «Alle mie clienti – continua l’estetista – consiglio sempre lo spray rinfrescante Dren-active di Dermophisiologique. Sempre ad uso topico, durante i massaggi drenanti e anticellulite, le mie operatrici ed io utilizziamo dell’olio di vinaccioli e altri oli essenziali, in grado di contrastare la ritenzione idrica e la cellulite, favorendo il drenaggio linfatico e fornendo aiuto al microcircolo».

Ottimi, in questo senso, sono anche gli oli di rosmarino, salvia e timo. Essi, infatti, aiutano a liberare l’organismo dai liquidi in eccesso, nonché delle tossine presenti in profondità. Si tratta di sostanze che, tra l’altro, migliorano l’aspetto della pelle, rendendola più levigata e tonica. Vengono utilizzate in fase di massaggio adottando tecniche di sfioramento, fino al completo assorbimento del prodotto.

«I massaggi vanno sempre eseguiti dalla periferia del corpo verso il cuore. Per quanto concerne i massaggi di drenaggio linfatico, invece, dalla periferia verso i linfonodi, eseguendo delle leggere azioni di pompaggio su questi ultimi per favorirne lo svuotamento» sottolinea Rosy Trindade. «Alle frequentatrici del nostro salone offriamo, poi, anche tisane drenanti a base di olio di timo. Un vero toccasana sia per il sistema linfatico che per la circolazione venosa».

Esercizi a casa

Un esercizio per il fai-da-te consiste nel distendersi supine con una piccola palla, collocata sulla coscia, all’altezza dell’inguine. Se non è presente in casa, si possono utilizzare, in alternativa, un asciugamano o una maglietta appallottolata. Restando sdraiate sulla schiena, «raccoglieremo al petto un ginocchio, così da comprimere la palla tra l’interno coscia e l’inguine. In questo modo eseguiremo una leggera pressione in corrispondenza del linfonodo inguinale. Ripetendo tale esercizio cinque o sei volte, avvieremo un pompaggio volto a svuotare tale ghiandola. Non dimentichiamo di eseguire lo stesso sull’altra gamba». «Prima dell’esercizio con la palla – prosegue Rosy Trindade – possiamo aver eseguito un’operazione finalizzata al drenaggio del sistema linfatico delle gambe. Ciò, infatti, favorisce la risalita della linfa fino al linfonodo inguinale, così da svuotarlo con l’esercizio sopra descritto».

Il sistema linfatico è un sistema circolatorio simile a quello sanguigno, ma molto più delicato e superficiale. Le operazioni di massaggio saranno, quindi, lente e delicate. «Accarezziamo la gamba con il taglio della mano ed esercitando una pressione leggera, ma costante. Come se volessimo far risalire delle gocce d’acqua lungo la pelle della gamba dopo esserci fatte una doccia. In alternativa all’uso della mano di taglio, è possibile utilizzare una tecnica equipollente. Essa prevede la “spremitura” della gamba mediante una sequenza di appoggi alternati delle mani. Tanti piccoli passettini, con le dita lievemente estroflesse e le mani per quanto possibile ricurve assialmente».

Una visita al centro estetico

Tutte le operazioni sopradescritte vengono normalmente eseguite in istituto da operatrici specializzate nel massaggio linfatico con metodo vodder. Spesso, inoltre, le operatrici intervallano tali procedimenti con sessioni di pressoterapia.

«Nel nostro salone abbiamo voluto dotarci di un’avanguardia tecnologica italiana: la X-press della Selenia Italia. Una tecnologia che, più di ogni altra da noi provata, riesce a riprodurre in modo robotizzato le classiche tecniche di massaggio manuale, con risultati almeno doppi rispetto a quelli che riuscivamo ad ottenere con le tecnologie precedenti. Sempre votate a raggiungere il massimo risultato ottenibile, in combinazione con la pressoterapia utilizziamo anche fanghi drenanti e/o bendaggi con garze imbevute di sostanze atte a favorire la massima azione di drenaggio e disintossicazione del corpo» continua Rosy Trindade.

Inoltre, non va dimenticata l’utilità dell’idromassaggio, anche quello meramente plantare, che – utilizzato in combinazione con sali appositi – è in grado di dare un gradevole sollievo a piedi e gambe di chi non ha avuto cinque minuti per sé in tutta la giornata.

Alla fine di una lunga giornata si può, infine, andare a dormire avendo l’accortezza di collocare un cuscino sotto il materasso, in modo tale da rialzare i piedi favorendo, così, il deflusso dei liquidi.