È un quadro molto inquietante quello elaborato da Telefono Azzurro sul tema della “dipendenza” dei giovani da Internet. I dati forniti non lasciano spazio ad altre interpretazioni: il 27% dei ragazzi senza l’utilizzo dei social si sentirebbe ansioso o agitato, il 29% in un’età compresa tra 15-18 anni e il 26% dai 12-14 anni. Secondo i numeri presentati ad inizio settimana, in occasione del Safer Internet Day, rispetto al 2018 c’è stato un aumento del 10% di questo stato di “inquietudine” suscitato dal web, sentimento che varia da Regione a Regione e ovviamente in base all’età. Il 22% degli intervistati si sentirebbe perso senza l’utilizzo dei social, solamente il 3% si sentirebbe libero e l’1% felice.
Perché i giovani si sfogano attraverso i social
I contenuti fruiti sui social possono anche suscitare sentimenti negativi. Più di un ragazzo su due riferisce di aver provato sentimenti spiacevoli, come l’invidia per la vita degli altri, il 21% afferma che è capitato di sentirsi inadeguato, il 18% diverso, il 10% omologato. “‘Tra realtà e Metaverso. Adolescenti e genitori nel mondo digitale”, il 50% dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni passa dalle due alle tre ore al giorno sui social, chattando. Un dato in crescita rispetto al 2018 quando erano il 43%. Per quanto riguarda la differenza tra utilizzo social di maschi e femmine, emergono delle piccole differenze: il 44% dei ragazzi afferma di essere connesso dalle due alle tre ore al giorno, mentre per il genere femminile il 55% dalle due alle tre ore. Il 93% degli intervistati usa i social per vedere contenuti inseriti dagli amici (per lo più ragazze). L’80% non vede l’ora di vedere cosa viene postato dai personaggi famosi o sportivi e il 76% dagli influencer.
La paura del web
È già successo e purtroppo continuerà a capitare, che i ragazzi siano contattati online da parte di estranei adulti. Seguono il bullismo (57%), oversharing di dati personali (54%), la visione di contenuti violenti (53%) o sessualmente espliciti (45%), l’invio di contenuti di cui ci si potrebbe pentire (36%). Secondo la maggior parte dei genitori, sempre stando ai dati raccolti da Telefono Azzurro, il pericolo maggiore sul web è quello di essere avvicinati da estranei adulti, malintenzionati.