Sviluppare una terapia sperimentale, che prevede l’utilizzo di neutroni per colpire le cellule di tumori particolarmente aggressivi. È questo il contenuto dell’accordo di collaborazione firmato a fine giugno il CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica), l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare),  il Politecnico di Milano e l’Università di Pavia.

L’accordo

Si tratta di un progetto della durata di 5 anni, incentrato attorno all’acceleratore per la produzione di fasci di neutroni che sarà installato al CNAO nel 2024. Tale apparecchiatura, infatti, verrà utilizzata per sviluppare la “Boron Neutron Capture Therapy”.

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La terapia in questione consisterà nell’irradiazione con fasci di neutroni le cellule tumorali. Il tutto dopo aver veicolato al loro interno un farmaco contenente un atomo di un particolare elemento chimico: il Boro-10.

L’idea è che l’interazione tra i neutroni e il Boro-10 determinerebbe la distruzione selettiva delle cellule tumorali. Si prevede, pertanto, che possa essere molto efficace per combattere i tumori più complessi.