figAvere i genitori separati può significare sia doppia vacanza che ferie complicate. Le vacanze per le coppie separate con figli possono infatti diventare fonte di incomprensioni e di litigi.

In Italia il numero di separati è in aumento: solo nel 2021, i dati Istat hanno rilevato un aumento di divorzi del +36,4% rispetto al 2020. In generale, quando a divorziare è una coppia con figli «l’interesse primario a cui il tribunale aspira è il bene del minore», commenta l’avvocato matrimonialista Vania Molini, parte del team del portale Formazioneinfanzia.it di Mustela.

Vacanze da separati: come comportarsi

Per quanto riguarda le vacanze, esistono accordi che regolano il tempo che i genitori divorziati hanno a disposizione con i figli.

«Normalmente ogni genitore ha diritto a 15 giorni nel periodo estivo e una settimana in quello invernale» continua l’avvocato Molini. «Bisogna, poi, tenere conto anche delle esigenze scolastiche. Durante le vacanze invernali, di norma, si confida nel buon senso dei genitori. Questi accordi possono variare sulla base del tipo di separazione. In quella giudiziale, per esempio, è il giudice a dettare le regole. Sia per il diritto di visita che per il discorso delle ferie».

Un accordo spesso “burrascoso”

Molto spesso, tuttavia, le coppie che non hanno deposto l’ascia di guerra rischiano di litigare anche sul tema “ferie con i figli”. «Nel caso in cui uno dei genitori non rispetti le regole basilari delle vacanze, ad esempio non indicando il luogo, l’indirizzo e il numero di telefono dell’hotel o del campeggio in cui si recherà con i figli – spiega la specialista – rischia di incorrere in conseguenza civilistica. In questi casi, l’altro coniuge può rivolgersi al giudice tutelare. Questo può ammonire il genitore che ha infranto le regole e sancire una sanzione amministrativa. La speranza, però, è sempre quella di trovare un accordo».

Per il bene dei propri bambini, è importante in questi casi l’intervento di una persona esterna, capace di creare un dialogo fra le due parti. «La mediazione da parte dell’avvocato è molto importante. Ed è necessario che questi siano degli esperti in diritto di famiglia. Per questo il mio consiglio è rivolgersi a professionisti specializzati in materia che abbiano, oltre alla preparazione, anche una sensibilità necessaria a trattare queste situazioni”, conclude Vania Molini.