Non bastava aver perso lei, la Regina d’Inghilterra, in questo 2022. La Gran Bretagna e in generale il mondo della moda hanno detto addio nei giorni scorsi ad una delle stiliste più estroverse ed iconiche del Mondo: Vivienne Westwood. Se n’è andata all’età di 81 anni la stilista degli abiti da sposa irriverenti, la più trasgressiva e visionaria, un’attivista convinta e combattente contro le ingiustizie nel mondo. La stilista dai grandi occhi celesti, dai capelli sempre colorati e la pelle di porcellana, la stilista capace di vestire generazioni e generazioni di giovani ribelli e non solo con borchie, tartan e sfarzo.

Una vera regina della moda

“L’unico motivo per cui faccio moda è fare a pezzi la parola conformismo”, aveva dichiarato tanti anni fa. Vivienne Westwood, ha iniziato da autodidatta e in ha continuato a lavorare in maniera instancabile. Negli anni 70 i poliziotti misero addirittura i sigilli al suo negozio a Londra al 430 di King’s Road, per via di una collezione definita troppo hard fatta di abiti in cuoio e latex, magliette porno e catene: “Nostra signora del punk” veniva soprannominata da tutti nell’ambiente. Di lei ci si ricorda per le irriverenze rivolte alla Regina Elisabetta, di cui poi divenne “amica” nel 1992 con il conferimento dell’Ordine Britannico. E’ stata l’unica stilista in vita a cui all’epoca il Victoria and Albert Museum abbia dedicato la più grande mostra mai allestita. La cattedra a Vienna, l’impegno a favore delle battaglie ambientaliste e contro la pena di morte. Se n’è andata così come aveva vissuto: combattendo.