Per gli esperti le mandorle sono come la musica: influenzano il nostro organismo per darci la carica. Le mandorle sono alla base di ogni dieta che si rispetti, sono ricche di vitamine e nutrienti, sono un cibo salutare, fonte naturale di energia, capaci di fornire sostegno a livello fisico e mentale. Uno studio clinico, si legge in una nota di Almond Board, suggerisce che una dieta mediterranea, con aggiunta di frutta secca come le mandorle, è associata a una prevenzione della diminuzione di alcune funzioni cognitive negli adulti. Non solo: un altro studio recente ha evidenziato nei partecipanti sottoposti a una sfida di stress mentale, come l’assunzione quotidiana di mandorle (per un periodo di sei settimane), abbia migliorato la variabilità della frequenza cardiaca, dando una risposta importante da parte del sistema cardiovascolare allo stress.
La parola agli esperti
“Il ricco profilo nutrizionale delle mandorle ne fa uno dei cibi più analizzati al mondo e al tempo stesso le rende ideali come snack energizzante” spiega la dietista Ambra Morelli. “La porzione consigliata, 30 grammi o circa 23 mandorle, contiene 6 grammi di proteine vegetali, 4 grammi di fibre e grassi sani. Inoltre, le mandorle hanno un elevato contenuto di riboflavina (B2) e sono una fonte di niacina(B3) e tiamina(B1), elementi che contribuiscono al metabolismo energetico. Sono ricche di magnesio, che contribuisce a ridurre stanchezza e affaticamento”.
Conosciamo sempre meglio il nostro cervello
“Siamo macchine emotive che pensano” sottolinea Vincenzo Russo, Iulm Behavior and BrainLab, “e non macchine pensanti che si emozionano. Il cervello aumenta la sua attivazione del 24% alla vista di cibi o bevande gradevoli e carichi di energia. Le neuroscienze hanno ormai dimostrato il valore della dimensione inconscia e automatizzata nel funzionamento cerebrale e l’effetto che ha una stimolazione di un senso sugli altri. Grazie alle più recenti scoperte sul cervello” continua Russo, “comprendiamo meglio l’effetto che hanno le emozioni sulla percezione e perché sensazione e percezione sono due concetti e due processi diversi”.