Caterina in pochi anni dalla diagnosi di sclerosi multipla progressiva, una delle forme più gravi della malattia, non riusciva più a parlare, né a deglutire, né a camminare. E’ grazie alla ricerca scientifica innovativa e di eccellenza, finanziata da Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) e la sua Fondazione anche attraverso i lasciti testamentari, che Caterina ha ripreso in mano la sua vita. “Oggi quello che mi spinge ad andare avanti è la ricerca scientifica” racconta Caterina, “La ricerca di una cura definitiva per la sclerosi multipla che ancora non esiste. Una terapia che mi possa dare la possibilità di tornare a camminare”.

E’ la settimana dei lasciti Aism

Ed è proprio per far capire all’opinione pubblica l’importanza di un lascito solidale come sostegno alla ricerca scientifica che anche quest’anno Aism, in collaborazione e con il patrocinio del Consiglio nazionale del notariato, e con il sostegno della Federazione nazionale pensionati Cisl, ha organizzato la settimana dei lasciti Aism, in programma fino al 29 gennaio. “Sarà un appuntamento di livello nazionale nel corso del quale si potranno ascoltare tante testimonianze che faranno proprio capire il perché dell’importanza dei lasciti” spiega Francesco Vacca, presidente nazionale Aism, “e naturalmente ci sarà anche Caterina, la nostra testimonial, che proprio grazie a un lascito è riuscita a parlare e deglutire di nuovo”.

Ma cos’è un lascito solidale?

E’ una disposizione, che può essere a titolo particolare o universale, ossia il destinatario può essere nominato erede oppure solo destinatario di un singolo bene o di una somma determinata, ed è solidale nel momento in cui è rivolto a enti del terzo settore, associazioni e onlus in genere“, spiega Flavia Fiocchi, consigliere nazionale del notariato con delega alla comunicazione del terzo settore. Aism sottolinea che “il testamento solidale rivolto all’Associazione e alla sua Fondazione permette di avere un impatto concreto sulla vita delle persone con sclerosi multipla e patologie correlate, migliorando oggi la loro qualità di vita fino a trovare, un domani, la cura risolutiva. E’ uno strumento che permette di tramandare il proprio valore alle future generazioni e rappresenta una scelta consapevole e autonoma, che può essere rivista in ogni momento e non lede in alcun modo i diritti dei familiari. Le norme italiane, infatti, tutelano gli eredi legittimari, ovvero i parenti più stretti: il coniuge, i figli e in loro mancanza i genitori. A loro è riservata per legge una quota del patrimonio, detta legittima, che varia a seconda della composizione familiare. Per fare un testamento solidale non è necessario un lascito di grandi dimensioni: basta anche un piccolo gesto per testimoniare la propria solidarietà“.