L’educazione, spesso preclusa a molti bambini, soprattutto nei paesi più poveri è fondamentale non solo per la crescita dei singoli individui, ma anche per lo sviluppo dell’intera società. Oggi nella Giornata internazionale dell’istruzione istituita dalle Nazioni Unite, si sceglie di invitare tutti a riflettere sull’importanza dell’educazione come diritto per tutti e bene pubblico. Gli ultimi anni di difficoltà tra pandemia e guerra, hanno avuto un impatto considerevole sulla vita dei più giovani, aggravando, in molti casi, le disparità tra bambini e ragazzi.

Cosa accade nel Mondo

In Italia un fenomeno molto discusso è quello della dispersione scolastica che riassume l’insieme delle bocciature, delle ripetenze e degli abbandoni e che, pertanto, descrive la discontinuità dei percorsi rispetto alla regolarità prevista dagli ordinamenti. In buona parte del mondo la situazione per quanto riguarda il mondo scolastico è molto critica. Pensiamo solo a come nel Mondo, i bambini vengano ancora sfruttati a livello lavorativo quando ancora sono minorenni, obbligati a lavorare per aiutare la famiglia, quando il loro unico dovere dovrebbe essere arricchirsi culturalmente per affrontare un giorno il mondo del lavoro.

Disparità varie nel Mondo

Ci sono posti nel Mondo dove l’argomento scuola non esiste, purtroppo, soprattutto per le donne: basti pensare che in Afghanistan alle bambine è addirittura vietata la frequenza delle scuole o che ci sono in Africa, dove ci sono carenze di strutture scolastiche e insegnanti, spesso si rende impossibile la partecipazione dei bambini alle attività scolastiche. In alcune zone soprattutto quelle desertiche del Pakistan invece, le scuole non esistono proprio, perché sono zone in cui manca davvero di tutto. C’è molto ancora da fare per migliorare e garantire un’adeguata istruzione a tutti gli abitanti del mondo e questa giornata, quella dell’istruzione, cerca di porre l’accento sulla questione ancora una volta.