La demenza frontotemporale è la malattia che ha colpito l’attore hollywoodiano Bruce Willis, una malattia che gli sta portando via la cosa che più è importante per un attore, ovvero la voce. 11 mesi fa si era parlato di “afasia, di incapacità di esprimersi e di comprendere sia il parlato che lo scritto”, non ci si immaginava che il problema sarebbe progredito così in fretta, fino a trasformarsi in questa patologia degenerativa delle cellule nervose dei lobi temporali e frontali del cervello. La cosa peggiore è che pare non esserci cura, è una malattia crudele, che ruba all’individuo quel che lo rende una persona, distruggendone la personalità.
Cos’è la demenza frontotemporale
“La demenza frontotemporale è una delle forme di demenza degenerativa più frequenti dopo l’Alzheimer” ha spiegato il Prof. Camillo Marra, responsabile della clinica della memoria, Fondazione Policlinico Agostino Gemelli di Roma. “È però meno conosciuta perché meno frequente, è una patologia rara: la frequenza sulla popolazione è infatti del 5-7% di tutte le demenze degenerative, mentre la demenza di Alzheimer costituisce il 50-60% di tutte le forme di demenza. La caratteristica di questa demenza” prosegue l’esperto, “è quella di attaccare le regioni frontali e temporali e quindi, più che essere un’unica demenza, è un vero e proprio insieme di demenze e in questo caso abbiamo disturbi che caratterizzano prevalentemente il linguaggio”.
L’annuncio della famiglia Willis
Da giovane Bruce Willis si ritrovò a combattere con la balbuzie, superata grazie alla recitazione, la stessa che nel 2021 ha dovuto abbandonare perché non riusciva più a parlare. A informare il pubblico durante le feste di Natale sono state l’attuale moglie Emma, la ex Demi, e le quattro figlie, Scout, Tallulah, Mabel ed Evelyn, attraverso la pubblicazione di una foto. Nell’annuncio, pubblicato poi anche nel sito ufficiale del gruppo che combatte la malattia, hanno spiegato di voler “usare la sua visibilità per attirare l’attenzione sugli altri che soffrono della malattia”.