In Cina il Capodanno non si festeggia il 1 gennaio, il loro anno comincia dopo, solitamente tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. Nel 2023 la data è caduta all’inizio, ovvero ieri 22 gennaio. Il Capodanno cinese, conosciuto anche come Festa di Primavera o Capodanno lunare, è senza dubbio la più importante festività tradizionale del Paese Orientale, l’unico momento dell’anno in cui tutto il Paese si ferma per qualche giorno e il periodo che generalmente i cittadini cinesi sfruttano per viaggiare e riunirsi coi parenti che non vedono da tempo. La festività si chiama capodanno lunare perché segue il calendario lunisolare, i cui mesi sono cicli lunari.
Un po’ di storia
Città che vai usanza che trovi e anche per quanto riguarda il perché sia nato il Capodanno cinese, le varianti sono diverse. Ha una storia di circa 3.500 anni e si ritiene possa aver avuto origine nella dinastia Shang, quando le persone tenevano cerimonie sacrificali in onore di divinità e antenati all’inizio o alla fine di ogni anno. Era diventata soprattutto un’usanza per benedire i raccolti in occasione del cambio delle stagioni e nel corso dei secoli la tradizione si è arricchita di biglietti di auguri inviati ai parenti, regali, torte e appunto festeggiamenti. Il governo cinese ha provato ad eliminare questa tradizione in più occasioni, salvo poi reintrodurla.
E’ l’anno del coniglio
Così come si è abituati in Occidente, anche in Asia ci sono 12 segni zodiacali. Non sono però gli stessi e soprattutto non vengono assegnati nello stesso nostro modo: non variano a seconda del periodo dell’anno in cui si nasce, ma proprio dall’anno. Cioè a ogni anno corrisponde un segno diverso. E il ciclo si ripete dunque ogni 12 anni. L’anno che si apre il 22 gennaio in Cina sarà quello del coniglio, nel 2024 toccherà al dragone.
Come si festeggia?
La notte dell’ultimo dell’anno è caratterizzata da una ricca cena. Dopo cena, è tradizione andare nel tempio più vicino a casa, senza che sia per forza un momento di fede: è un rito. Le celebrazioni durano 15 giorni, con un calendario molto intenso. È una pratica tradizionale quella di accendere fuochi d’artificio, bruciare bastoncini di bambù e petardi.