Bologna è la città dei portici, è una città ricca di fascino e di storia. Si trova fra le montagne dell’Appennino tosco-emiliano e il cuore della pianura padana.Una delle peculiarità della città, che l’ha resa nota in tutto il mondo, sono i suoi portici: Bologna possiede quasi 40 km di portici, i più lunghi del mondo. Ma non solo: Bologna è anche chiamata come la “Dotta”, per via della sua antica Università o la “Grassa”, soprannome dovuto invece alla sua gastronomia. Il capoluogo emiliano è stato insignito del titolo di “Città creativa della Musica UNESCO” e vanta un centro storico fra i più estesi e meglio conservati d’Europa.

Cosa vedere a Bologna?

  • Piazza Maggiore: conosciuta anche come Piazza Grande. Questo luogo è il centro civile e religioso di Bologna, si caratterizza per la presenza di numerose architetture ed edifici storici tipici della città. Sulla Fontana di Nettuno si affacciano i più importanti palazzi: a ovest il trecentesco Palazzo Comunale, a est il cinquecentesco Palazzo dei Bianchi e a sud la Basilica di San Petronio di fronte alla quale si trova il Palazzo del Podestà.
  • La Basilica di San Petronio: rappresenta la chiesa più importante di Bologna, ma è anche la quinta chiesa più grande del mondo. I lavori per costruire la chiesa iniziarono nel 1390 ma andarono poi avanti per secoli. La Basilica di San Petronio è inoltre l’ultima grande opera gotica che è stata realizzata in Italia. Da non perdere la Cappella Bolognini con gli affreschi delle Storie dei Re Magi, oltre alla Meridiana del Cassini, costruita per dimostrare che la Terra gira intorno al Sole e non viceversa.
  • La Torre degli Asinelli: questa torre rappresenta uno dei simboli più conosciuti della città. E’ stata costruita fra il 1109 e il 1119 dall’omonima famiglia che l’ha utilizzata anche per difendersi dai nemici. Gli archi del portico della rocchetta della torre oggi ospitano alcune botteghe di artigiani. Dopo aver percorso tutti i 498 gradini della scalinata interna, raggiungerai la cima arrivando ad un’altezza di 97,20 metri, da cui godere di una splendida vista sulla città.
  • Fra le cose particolari da vedere a Bologna, per ammirare il capoluogo da un punto di vista differente, ci sono i sotterranei da tenere presente. Bologna è infatti una città cava e nel sottosuolo sono stati scavati una serie di lunghi tunnel e cunicoli che portano ad alcune delle più antiche case del centro storico. Sempre sotto la città è possibile ammirare i Bagni di Mario, delle cisterne usate un tempo per alimentare i 90 zampilli della famosa Fontana del Nettuno, in Piazza Maggiore.
  • Poco fuori dal centro di Bologna sorge il cimitero storico monumentale Certosa, uno dei cimiteri più antichi d’Europa. Qui troverai, nel Chiostro Settimo, la tomba della famiglia Marconi, oltre a opere come il Monumento Montanari e il monumento all’editore Nicola Zanichelli.
  • Passeggiando per Bologna poi capiterà di far cadere l’occhio su una serie di tombini molto particolari di forma circolare in pietra. Costruiti in età medievale questi venivano utilizzati per scaricare la neve in eccesso. Bologna un tempo era attraversata da canali e da corsi d’acqua, che poi appunto furono interrati.

E il Cibo?

Uno dei piatti più conosciuti sono le crescentine, fatte con un impasto a base di farina, strutto, latte, acqua minerale, lievito di birra e sale, tradizionalmente fritto nello strutto: in altre zone è conosciuto con il nome di gnocco fritto, ma a Bologna questa specialità rigonfia dalla pasta sottile si chiama crescentina. Poi i passatelli, uno dei primi piatti più apprezzati della città insieme alle classiche lasagne conosciute in tutto il mondo: i passatelli si preparano con parmigiano, pangrattato, uova, midollo di bue, spezie, un impasto sodo che viene fatto passare in un apposito attrezzo forato, da cui si ottengono dei cilindretti lunghi, da cuocere in brodo. Il piatto più famoso rimangono comunque i tortellini: un antico racconto popolare narra che, nel corso del Duecento, una marchesa giunse a Castelfranco Emilia e si fermò in una locanda chiamata Corona. L’oste, affascinato dalla giovane donna, dopo averla accompagnata in camera, rimase a spiarla dal buco della serratura, restando colpito dal suo ombelico. Tornato in cucina, decise di ispirarsi alla marchesa per dare una nuova forma alla pasta. È questa una delle leggende più amate circa la nascita del tortellino. Per dolce invece non si possono non assaggiare i sabadoni bolognesi, un dolce preparato in passato per Carnevale, oggi disponibile tutto l’anno. Il sabadone in dialetto bolognese indica un elemento fisico fuori dalle mode e dal tempo. Ma in città con questo termine si fa riferimento soprattutto al raviolo dolce, una sorta di pasta frolla fritta farcita con castagne e saba, sciroppo d’uva che si ottiene dal mosto appena fatto.